Cronaca | 04 febbraio 2025, 06:42

Tentato omicidio, la Cassazione: 'quello di Corgnier fu agguato studiato'

Tentato omicidio, la Cassazione: 'quello di Corgnier fu agguato studiato'

Sulle "modalità dell'agguato, così come ineccepibilmente rievocate dalla sentenza impugnata, conforme sul punto a quella di primo grado", deve essere misurata "la tenuta dell'inquadramento giuridico operato". Modalità che vedono il giovane accoltellato "bersaglio di una proditoria aggressione da tergo, sfociata in una vigorosa coltellata in piena gola e arrestatasi nella sua progressione ulteriore solo per la pronta reazione difensiva della vittima, nonché per il fallimento dell'azione ulteriore tesa ad impedirne la fuga". 

Così le motivazioni, pubblicate ieri, della Corte di Cassazione alla sentenza con cui lo scorso dicembre ha confermato la condanna a sette anni e dieci mesi di reclusione per tentato omicidio nei confronti del 45enne valdostano Stefano Corgnier, accusato di aver accoltellato al collo con un lama di dieci centimetri, la notte tra il 30 e il 31 marzo 2022, un suo conoscente all'epoca 26enne, nel bar Crazy Fox di via Torre del Lebbroso ad Aosta, che Corgnier stesso gestiva.   

Corgnier "Aveva agito - riporta la sentenza della Prima sezione penale - per gelosia e spirito di ritorsione, avendo la vittima intrapreso una relazione con persona a lui già sentimentalmente legata".   

L'arma era "idonea a cagionare ferite letali" e il contesto di "un vero e proprio agguato preventivamente studiato", a seguito di "pregresse minacce di morte". Inoltre la zona colpita è "sede di importanti vasi arteriosi" e Corgnier "aveva continuato a braccare la vittima, scivolando infine sul sangue di lei senza poterne così impedire la fuga". Per la Cassazione si tratta di "una ricostruzione solidamente argomentata sulla base delle risultanze istruttorie di causa".

Negate le attenuanti generiche per la "perseveranza nelle condotte persecutorie contro la ex-fidanzata" e l'"inquinamento probatorio". 

red.laprimalinea.it