In un incontro pubblico nel paese della bassa Valle, la sera di giovedì 6 febbraio la Giunta regionale ha presentato il futuro ospedale di comunità di Verrès, che sorgerà sulle ceneri dell'ex cinema Ideal.
Sono intervenuti il Presidente della Giunta, Renzo Testolin e l’assessore Carlo Marzi, il sindaco, Alessandro Giovenzi e l’assessore comunale di Verrès Nunzio Venturella, il Direttore generale della Usl VdA, Massimo Uberti e il professor Marco Gola del Politecnico di Milano, incaricato dello studio di prefattibilità, propedeutico alla progettazione della struttura.
L’Ospedale di Comunità è una risposta di assistenza territoriale che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri non essenziali e di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni assistenziali, più prossimi al domicilio, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia.
Non si tratta, quindi, di un ospedale nel senso letterale del termine, destinato ai pazienti acuti o per urgenze di pronto soccorso o visite, ma è concepito come una struttura sanitaria territoriale intermedia, extra ospedaliera, dedicata ad esempio:
- agli assistiti con patologie croniche in dimissione ospedaliera che necessitano ancora per qualche tempo di un’assistenza particolareggiata prima del rientro al domicilio o in struttura residenziale, ad esempio affinché la famiglia si possa procurare gli ausili necessari;
- a pazienti che risiedono sul territorio e che necessitano di prestazioni di assistenza temporanea importanti.
Si tratta di un presidio che, pur avendo un’autonomia funzionale, opera in forte integrazione con gli altri servizi sanitari quali la rete delle cure primarie, i servizi di assistenza specialistica ambulatoriale, le cure domiciliari e i servizi di emergenza-urgenza territoriali.
Nel corso del loro intervento, il Presidente Renzo Testolin e l’Assessore Carlo Marzi hanno dichiarato: “L'obiettivo è offrire un servizio di prossimità ai propri cari, in un contesto adeguato a cure che possono richiedere periodi di degenza o fasi post-operatorie che non consentono un rientro immediato a casa. Questo modello permette all'amministrazione e alle strutture sanitarie di seguire con ancor più attenzione le fasi di completa guarigione, favorendo un ritorno vicino ai propri familiari e ancora più sicuro presto la propria abitazione.
Si tratta di un ospedale, che così come è denominato, è della comunità e che, pertanto, nel senso più ampio, non è solo per la popolazione di Verrès, ma è stato collocato in questo comune per la sua posizione strategica, volta a servire un ampio bacino di utenza. La vicinanza a un raccordo autostradale e alla stazione ferroviaria, la disponibilità di ampi spazi funzionali rendono, infatti, questa struttura accessibile e molto pratica. Allo stesso tempo, vuole essere una realtà snella, che favorisca l'interazione tra medici di famiglia e pazienti, offrendo risposte concrete e tangibili nella vita quotidiana.
"Quando si investono cifre importanti, intorno ai 15 milioni di euro - hanno aggiunto il Presidente e l’assessore - è fondamentale farlo con criterio e spiegarne le funzioni in modo chiaro, prima ancora di vedere i cantieri avviati. Abbiamo voluto fornire informazioni corrette per evitare aspettative non realistiche e garantire risposte adeguate ai bisogni della comunità”.