Attualità | 20 febbraio 2025, 12:48

Pediatria, la Usl cambia le regole e ammette due genitori in reparto

Pediatria, la Usl cambia le regole e ammette due genitori in reparto

Con una petizione che ha superato in poco tempo le 41mila firme, Jean-Pierre Boch ha vinto la sua battaglia e con lui tutti i genitori valdostani di bimbi in età pediatrica. 

"Consapevole della sensibilità del tema e dell'attenzione sollevata dalla recente iniziativa lanciata online - si legge in una nota della Usl VdA diffusa oggi - l'azienda ha deciso di modificare la procedura per consentire di regola l'accesso di entrambi i genitori" al reparto di Pediatria.

Jean-Pierre è il padre di Lucie, la bimba di quasi tre anni morta nella notte tra il 10 e l'11 giugno scorsi all'ospedale Beauregard di Aosta.    ù

"Resta inteso - prosegue la nota Usl - che il pediatra potrà limitare, ogni qualvolta lo ritenga necessario, il numero di persone presenti, valutando particolari situazioni di rischio infettivo o necessità assistenziali specifiche, e basandosi sul principio fondamentale della pratica medica: 'primum non nocere'. Del resto è indiscussa l'attenzione al benessere del bambino che è tradizionalmente patrimonio del reparto e la cui miglior testimonianza è il riconoscimento, ormai pluriennale, da parte di un ente terzo della certificazione di 'Ospedale amico del bambino'. La norma in vigore prima di questa modifica la prevedeva "l'accesso di un solo genitore, con la possibilità di ammettere entrambi i genitori su richiesta e previa autorizzazione del responsabile del reparto o del pediatra di turno".   

La procedura che era stata adottata "per evitare il sovraffollamento del reparto, riducendo il rischio di infezioni nei bambini ricoverati e garantendo una gestione più efficace delle risorse disponibili. Infatti, in condizioni di piena occupazione, la presenza di un solo genitore per paziente porta a un totale di circa 30 persone nel reparto, numero che salirebbe a 45 in caso di accesso di entrambi i genitori, senza contare i piccoli pazienti e i loro accompagnatori presenti nel Pronto soccorso pediatrico".   

Inoltre "questa procedura è in linea con quanto adottato in numerosi reparti pediatrici di ospedali del Nord Italia e non solo, tra cui il Regina Margherita di Torino, il Gaslini di Genova, l'ospedalino Pediatrico di Alessandria e il Bambin Gesù di Roma, oltre ai reparti pediatrici degli ospedali generali delle Asl To4, Città di Torino, Asti e altri".   

red.laprimalinea.it