"STRADA CHIUSA per neve e/o ghiaccio come da ordinanza sindacale". Questo da anni si legge su un cartello posto sulle transenne che dal tardo autunno sino alla primavera impediscono la circolazione sulla strada comunale Veynes-Parleaz nel tratto di strada compreso tra il bivio di Cretallaz e il confine con il comune di Roisan. Quella strada lunga sette chilometri - asfaltata 63 anni fa e mai realmente aperta al traffico per 12 mesi l'anno e che per il 30% insiste sul territorio di Roisan e per la restante parte su quello di Saint-Christophe - conduce al villaggio di Blavy, cinque famiglie residenti, un nucleo vi abita tutto l'anno.
Blavy è una storica frazione di Roisan; chi fra queste antiche case affacciate sul panorama dei monti dell'envers ha acquistato mayen e abitazioni da ristrutturare, pagando i dovuti oneri, oggi si trova a doversi confrontare con due Amministrazioni locali che, per svariate e diverse ragioni (mancanza di fondi, disinteresse, intoppi burocratici e via dicendo), non hanno mai provveduto a organizzare una minimamente decente manutenzione stradale.
Solo lo scorso anno la strada è stata messa in sicurezza, rinforzando i pendii a monte con posa di reti armate corticali e piccole barriere di protezione, ma l'ordinanza incollata sul cartello di divieto di transito spiega che "considerata la pericolosità del fondo stradale a causa della presenza di neve e ghiaccio sulla strada sopra menzionata - Preso atto altresì della possibilità di caduta di pietre e possibili smottamenti di accumuli di neve in alcuni punti della carreggiata che potrebbero intralciare e rendere insicura nonché pericolosa la circolazione stradale (…) Ritenuto che, per motivi di sicurezza pubblica e di pubblico interesse nonché per esigenze di carattere tecnico, si rende necessario dare corso al provvedimento proposto" il sindaco di Roisan "ORDINA IL DIVIETO TEMPORANEO DI CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE (…) dal giorno venerdì 22 novembre 2024, fino a revoca per la cessazione dei motivi ostativi alla regolare circolazione". Deroghe "motivate - conclude l'ordinanza - potranno essere concesse dal sindaco con autorizzazione scritta per la circolazione stradale dal bivio di Cretallaz fino al Tzanty di Parleaz, salvo accertamenti della transitabilità dei veicoli, a favore dei proprietari dei fabbricati dei villaggi e dei mayen, per un controllo della sicurezza dei luoghi".
Sollevata più volte dai residenti, la problematica è ora oggetto di un'interpellanza consiliare iscritta all'ordine del giorno del Consiglio Valle (che inizia mercoledì 26 febbraio) da Diego Lucianaz (Rassemblement Valdotain), il quale chiede un intervento della Giunta regionale per trovare una soluzione e inoltre se vi sono altre località collinari o di montagna che presentano lo stesso disagio.
"Chiediamo soltanto di poter transitare in sicurezza lungo la strada che porta alle nostre case - ribadiscono i residenti - per le quali paghiamo regolarmente tasse, oneri fiscali e tributi".