E' stata illustrata venerdì 28 febbraio a Valtournenche la ristrutturazione della Capanna Carrel, uno dei luoghi simbolo dell’alpinismo sul Cervino.
Il progetto prevede entro la prossima estate il trasferimento della Capanna in una posizione più sicura, a causa dei rischi geologici che minacciano l'area. La nuova struttura sorgerà a pochi metri dalla struttura storica, lungo la via italiana per la vetta della Gran Becca.
L’assessore regionale agli Affari europei, Luciano Caveri, ha sottolineato come il progetto per la ristrutturazione della Capanna Carrel si inserisca in un quadro più ampio di adattamento ai cambiamenti climatici che stanno interessando la montagna, una consapevolezza che ha spinto la Regione ad attivare diverse iniziative per monitorare i cambiamenti geologici e climatici, come lo studio dei ghiacciai e il monitoraggio delle stazioni di arrivo della Skyway, ma anche per migliorare la sicurezza dei rifugi e delle strutture alpinistiche.
Laurent Nicoletta, presidente della Società delle Guide del Cervino, ha ripercorso la storia delle strutture di accoglienza sul Cervino, un luogo che da sempre è stato un punto di riferimento per gli alpinisti. La prima struttura, il bivacco alla Cravatta del 1864, è stata seguita da numerosi altri rifugi e bivacchi, tra cui la Capanna Carrel, costruita nel 1968 e ampliata negli anni successivi. Nicoletta ha sottolineato che la nuova Capanna manterrà la sua funzione di bivacco alpinistico: "Non vogliamo trasformarla in un rifugio, ma renderla più confortevole senza modificarne la sua essenza", ha spiegato, confermando l’intenzione di limitare l'accesso alla struttura solo a coloro che sono realmente preparati ad affrontare la salita al Cervino.
Il progetto di ristrutturazione, coordinato da Michel Grosjacques, si è reso necessario dopo la consapevolezza dei rischi legati alla stabilità della roccia e al rischio di caduta massi. Gli studi dell'Università di Vienna e le perizie geologiche hanno confermato la pericolosità della posizione attuale della Capanna. La nuova posizione, spostata di pochi metri, consentirà di ridurre il rischio di caduta massi del 50%, garantendo maggiore sicurezza per gli alpinisti. La struttura della nuova capanna sarà dotata di una base in acciaio e avrà tre livelli funzionali: il piano inferiore per i depositi, quello intermedio per i servizi igienici e l’accesso principale, e quello superiore per la parte abitativa.
La struttura includerà anche una piattaforma per l'elicottero, per facilitare le operazioni di soccorso, e sarà dotata di un piccolo impianto fotovoltaico, un gruppo elettrogeno di supporto e un sistema di ventilazione meccanica controllata, a garantire il massimo comfort anche a quote elevate.Dal punto di vista estetico, la nuova capanna avrà linee moderne e funzionali, ispirate a un progetto mai realizzato dell’architetto Carlo Mollino, con una combinazione di materiali come la lamiera e il legno, in grado di resistere alle condizioni climatiche difficili. La struttura sarà dotata di 25 posti letto, distribuiti tra alpinisti e guide, e in caso di grande affluenza le camere potranno essere adattate per diventare promiscue.
Il progetto prevede anche una particolare attenzione alla sostenibilità e alla resistenza nel tempo, elementi cruciali in un contesto montano così estremo.
I lavori iniziati nel luglio del 2024 hanno subito un rallentamento a causa delle condizioni climatiche e riprenderanno a maggio, con l'obiettivo di completare la nuova Capanna entro settembre.