Eventi e appuntamenti | 02 marzo 2025, 06:27

Le marmotte della Cracking art in mostra in Valle

Le marmotte della Cracking art in mostra in Valle

Si inserisce nell’ambito delle iniziative e degli eventi organizzati dalla Regione per il Museo Regionale di Scienze Naturali 'Efisio Noussan', l'installazione di una mostra diffusa che ha come protagoniste le marmotte della Cracking Art, un evento che interessa il borgo e i dintorni del castello. L’affascinante e colorato allestimento, composto da 23 opere artistiche, rimarrà visibile fino alla fine del mese di marzo.

Santa Tutino, dirigente della Struttura Biodiversità, Sostenibilità e Aree naturali protette dell’assessorato delle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente, commenta:  “L’esposizione delle colorate marmotte della Cracking art segna una nuova fase del progetto di comunicazione dedicato alla marmotta del Lyskamm, rappresenta una sorta di invasione pacifica delle marmotte che si risvegliano dal letargo e che con la loro presenza connotano il territorio dove i visitatori possono scoprire la Marmotta del Lyskamm, ospitata dall’estate dello scorso anno nella speciale teca nel Museo di Scienze naturali Efisio Noussan, nel Castello  di Saint-Pierre. Crediamo di poter così offrire al pubblico un'opportunità unica e singolare per riflettere su questo animale simbolo della montagna e sul suo ruolo nell’ecosistema montano e nel nostro ambiente. E questa riflessione viene associata anche ad un messaggio di sostenibilità”.

“Siamo entusiasti di portare la nostra arte in un contesto così suggestivo e ricco di significato – dichiara Paolo Bettinardi, Amministratore delegato di Craking art -. Le nostre installazioni vogliono stimolare il pubblico a osservare la natura con occhi nuovi, sottolineando l’importanza della biodiversità e della sostenibilità. La marmotta è un animale simbolico, capace di evocare il legame tra l’uomo e l’ambiente montano, e siamo felici che la nostra arte possa contribuire a questa narrazione”.

L’assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente Davide Sapinet (foto sotto) ha aggiunto: “L’inserimento delle marmotte della Cracking Art, realizzate in plastica rigenerata, si inserisce perfettamente nel piano di comunicazione e di valorizzazione della Marmotta del Lyskamm. Riteniamo inoltre che il progetto abbia anche un elemento valoriale per noi importante e che si ritrova nell’attenzione verso le produzioni ecosostenibili. Oltre alla mostra, l’amministrazione regionale è impegnata nell’individuazione, d’intesa con il Comune di Gressoney-La-Trinité, di altre iniziative di comunicazione che valorizzino il territorio dove è stato ritrovato l’esemplare. Invitiamo quindi tutti a visitare la mostra e a scoprire il legame tra arte, natura e sostenibilità”.

È proprio nel museo di Saint-Pierre che è conservata la Marmotta del Lyskamm. Restituita dall’omonimo ghiacciaio nell’estate 2022, si tratta del più antico reperto mummificato d’Italia e risale al periodo Neolitico. Il cambiamento climatico che sta determinando un progressivo e rapido deterioramento dell’ecosistema alpino ha riportato alla luce i resti di una vita antica e remota. Da questo straordinario ritrovamento nasce la collaborazione tra il museo scientifico e il collettivo artistico, per celebrare il ritorno alla luce di un animale che caratterizza ancora oggi le nostre montagne e al quale molte simbologie sono associate.Le marmotte, ora simbolo di creatività artistica e di sostenibilità, sono state appositamente concepite per il Museo di Scienze Naturali della Valle d’Aosta dal collettivo artistico Cracking Art, noto per il suo impegno nella promozione di opere artistiche ecocompatibili.

“Rappresentare la marmotta era uno dei nostri sogni nel cassetto e il sogno è probabilmente un elemento assai presente durante i suoi lunghi periodi di sonno - affermano gli artisti del collettivo -. Celebrare la vita attraverso il gioco, attività prediletta della marmotta quando è sveglia, è per noi motivo di grandissima soddisfazione e ci auguriamo che la presenza delle nostre opere sia ulteriore motivo di richiamo per venire a visitare questo bellissimo museo che racconta la storia di territori a noi familiari”.

info Regione - red.laprimalinea.it