Politica | 06 marzo 2025, 11:38

La Sanità valdostana guarda a Francia e Piemonte per migliorare le performance

La Sanità valdostana guarda a Francia e Piemonte per migliorare le performance

''La cooperazione transfrontaliera almeno in Valle d'Aosta esiste già in vetta, con gli interventi del Soccorso alpino valdostano''.   

Lo ha detto l'assessore regionale agli Affari europei, Luciano Caveri (foto sotto), durante i lavori di apertura del convegno 'Il trattato del Quirinale e la Cooperazione sanitaria transfrontaliera', organizzato a Skyway nel quadro delle attività dei progetti 'Prosatif-Go - Pro salute alpina transfrontaliera Italia Francia' e 'Alcotraité'.   

Caveri ha aggiunto: ''L'ospedale di Aosta è fortemente specializzato nei congelamenti e per questo arrivano molti pazienti francesi. Quella del Soccorso alpino è una cooperazione che funziona anche con la Svizzera. Ora il trattato Quirinale è chiaro: sulla sanità bisogna fare in modo di lavorare insieme''.

Caveri ha sottolineato che ''i sistemi sanitari sono molto diversi tra di loro ed è necessario avere accordi che risolvano da subito i problemi economici. I pazienti non hanno colore e nazionalità. Bisogna essere visionari nella ricerca di equilibrio nuovi che ci facciamo lavorare insieme''.

Il direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta, Massimo Uberti, è così intervenuto: ''Il mondo sanitario ha bisogno di reti, per chi vive in territori come la Valle d'Aosta, che è geograficamente periferica rispetto al paese a cui appartiene, ma cerniera dei paesi vicini, fare rete è essenziale''.

Per Uberti, i progetti transfrontalieri in campo sanitario devono tenere conto "del contesto generale, ovvero di una popolazione sempre più anziana e con patologie croniche, che non vengano calati dall'alto, che siano agili e flessibili''.

Secondo il dg dell'azienda sanitaria la sfida è di imparare a utilizzare al meglio le nuove tecnologie, come ''l'intelligenza artificiale, la telemedicina, la robotica, tutti strumenti che potranno rivoluzionare il modo di lavorare''.

 

Dal canto suo, l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi (foto sopra), ha spiegato che "come Regione ci siamo già fatti parte attiva con il Piemonte e la Liguria per comunicare il forte interesse regionale ai ministeri coinvolti affinché si arrivi ad avere un accordo quadro nazionale che renda evidente l'interesse delle tre regioni a superare le difficoltà attuali''.

''L'accordo quadro nazionale - ha spiegato Marzi - farà in modo che dopo ci sia il reale passaggio necessario anche finanziario per quanto riguarda la sanità transfrontaliera. Credo che mai come in questo momento l'Europa debba continuare a dimostrare il motivo per il quale esiste storicamente, ovvero quello di aver messo le persone al centro".

red.laprimalinea.it