Cultura | 14 marzo 2025, 10:23

Il Forte di Bard accoglie la 60ª edizione di Wildlife Photographer of the Year

Old Man of the Glen by Fortunato Gatto, Italy, Wildlife Photographer of the Year. Winner, Plants and Fungi

Old Man of the Glen by Fortunato Gatto, Italy, Wildlife Photographer of the Year. Winner, Plants and Fungi

Dal 21 marzo al 6 luglio prossimi, il Forte di Bard sarà il punto d'incontro tra arte, natura e impegno ecologico, ospitando la prestigiosa 60ª edizione di Wildlife Photographer of the Year. Questo concorso, promosso dal Natural History Museum di Londra, è considerato il massimo riconoscimento nel campo della fotografia naturalistica.

Attraverso il potere emotivo delle immagini, l’esposizione punta a sensibilizzare il pubblico, illuminando le meraviglie della natura e la necessità di difendere il nostro Pianeta. Quest’anno il concorso ha raggiunto numeri da record con 59.228 scatti inviati da fotografi di 117 paesi, dimostrando come la passione per la natura e la fotografia sia un linguaggio universale. Tra i cento scatti selezionati, spiccano storie straordinarie e talenti di fama mondiale.

Il titolo di Wildlife Photographer of the Year 2024 è stato assegnato al fotoreporter canadese Shane Gross per il suo poetico scatto The Swarm of Life (Lo sciame della vita), che offre un’incantevole visione del mondo sottomarino dei girini di rospo. Il giovane talento Alexis Tinker-Tsavalas, dalla Germania, ha conquistato il premio Young Wildlife Photographer of the Year 2024 con lo scatto Life Under Dead Wood (C'è vita sotto il legno morto), un tributo alla vitalità che si cela dove meno ce lo aspettiamo.

A rappresentare l’Italia, il fotografo Fortunato Gatto ha brillato vincendo la categoria Piante e funghi con l’opera Old Man of the Glen (Il vecchio della valle) e ottenendo una menzione d'onore per altri due scatti, High tide indicator e A carpet of woods. Filippo Carugati, invece, ha ricevuto una menzione d’onore nella categoria Subacquee per il suggestivo Green, thin and rare to see (Verde, magro e raro da vedere).

Per celebrare questo importante traguardo, è stato introdotto il nuovo Impact Award, che riconosce il contributo alla conservazione della natura. Il fotografo australiano Jannico Kelk è stato premiato per il suo scatto Hope for the Ninu (Speranza per i Ninu), mentre il premio Young Impact Award è andato a Liwia Pawłowska, dalla Polonia, per l’opera Recording by Hand.

red.laprimalinea.it