Dall'1 luglio al 12 settembre sarà possibile presentare domanda per la concessione dei contributi a fondo perso per investimenti non produttivi finalizzati ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità e a preservare il paesaggio rurale.
Lo rende noto l'assessorato regionale dell'Agricoltura e Risorse naturali, precisando che gli interventi ammissibili si riferiscono a spese relative al recupero, a seguito di completo crollo, di tratti di muro a secco tradizionale per il sostegno dei terreni in pendio, limitatamente ai terreni agricoli corrispondenti alla definizione di ‘superficie agricola’ ai sensi dell’art. 4, paragrafo 1, lettera e) del Reg. UE n.1307/2013. (qualsiasi superficie occupata da seminativi, prati permanenti e pascoli permanenti, o colture permanenti) e collocati in zona E del Piano regolatore.
“Presenti ovunque sul nostro territorio, con maggior rilievo e necessità nella bassa Valle, i muretti a secco rappresentano un elemento irrinunciabile del paesaggio della Valle d'Aosta – commenta l’assessore Marco Carrel - frutto di un sapere antico tramandato da generazioni. Queste opere sono un simbolo della nostra identità rurale e svolgono un ruolo essenziale nella conservazione del territorio: prevengono il dissesto idrogeologico, favoriscono il drenaggio delle acque e contribuiscono alla stabilità dei versanti. Per questo, è necessario che l’Assessorato continui a sostenere, con aiuti economici mirati, la riqualificazione e il ripristino di questi manufatti. Investire nei muretti a secco significa preservare l'equilibrio del nostro territorio, garantire sicurezza e sostenibilità e, allo stesso tempo, valorizzare una tecnica costruttiva che rischia di andare perduta. Un impegno concreto per la nostra storia e per il futuro della comunità”.
Come previsto dai criteri approvati con Provvedimento del funzionario per il Piano Paesaggistico Regionale-PPR 75/2025, possono accedere al sostegno di questa tipologia di intervento gli agricoltori in forma singola o associata.
L’aiuto pubblico previsto è pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile, da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 30.000 euro.
La dotazione finanziaria complessiva del bando ammonta complessivamente a 460.000 euro; contribuiscono alla suddetta spesa pubblica l’Unione europea, tramite il FEASR; lo Stato e la Regione autonoma Valle d’Aosta. La dotazione è interamente assegnata al presente bando.
Si informa inoltre che anche per questo bando, nell’ambito delle azioni di semplificazione amministrativa intraprese dall’Amministrazione regionale, viene data la possibilità agli utenti di avvalersi di un foglio di calcolo del costo semplificato, opportunità che obbliga nel contempo il richiedente sostegno a rispettare scrupolosamente le caratteristiche tecniche stabilite per l’intervento ammesso.
L’ammissibilità all’aiuto è subordinata alla collocazione in posizione favorevole nella graduatoria redatta mediante l’attribuzione dei criteri di selezione stabiliti.
Le richieste sono presentate, previo accreditamento, telematicamente tramite la compilazione della domanda informatizzata presente nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (di seguito SIAN), dalla data di apertura ed entro il termine di chiusura del bando, da parte degli utenti abilitati alla compilazione.
Sono proponibili ad aiuto esclusivamente lavori da avviare in data successiva alla presentazione della domanda di sostegno.
Per qualsiasi informazione è possibile reperire la documentazione inserita sul sito istituzionale dell’amministrazione al seguente link: https://www.regione.vda.it/<wbr></wbr>agricoltura/CSR_2023_2027/<wbr></wbr>bandi_interventi_strutturali/<wbr></wbr>default_i.aspx
o contattando i seguenti numeri 0165 275276 o 0165 275420.