Concesse dal gestore unico del tunnel, Sisex SA, compartecipata dalle due società concessionarie
Sono utilizzabili, oltreché dai titolari, anche dai loro coniugi e figli (fino a poco tempo fa pure dai loro genitori e dai conviventi). Concesse dal gestore unico del traforo, Sisex SA, ai dipendenti delle due società concessionarie - l'italiana Sitrasb Spa e l'elvetica TGSB SA - le tessere di libero transito consentono di attraversare il tunnel del Gran San Bernardo gratuitamente e senza limite di passaggi, ovvero ogni qualvolta se ne abbia necessità. Una ventina di giorni fa, però, 47 dipendenti della società Sitrasb hanno ricevuto un'amara sorpresa: le tessere di libero transito, in loro possesso da anni, sono state ritirate in blocco dall'azienda. Non così nella consorella TGSB, dove i dipendenti continuano a usufruire del libero passaggio.
La motivazione della decisione aziendale è semplice, anche se dura da mandar giù', soprattutto per chi magari si serviva della tessera per un familiare impiegato in Svizzera o necessitava di recarvisi spesso per motivi di cure. Come tutti i fringe benefits, anche le tessere del tunnel godono di una quota di esenzione dalla tassazione (che quest'anno si è abbassata) ma il superamento del tetto di mille euro stabilito quale soglia esentasse determina che, poiché ogni passaggio unico al tunnel costa 32 euro, al superamento del tetto ovvero su 1032 euro (1000 euro esentasse perché rientranti nel benefit e 32 euro tassabili in quanto sopra soglia) le tasse siano applicate sull'intero ammontare di 1032 e non soltanto sui 32 euro di 'sforamento'.
Di fatto, però, in ben poche occasioni si sarebbe verificato uno sforamento della soglia esentasse (peraltro assai sopportabile) da parte dei dipendenti che, rivoltisi ai sindacati, considerano il ritiro delle tessere una sorta di 'punizione' ingiustificata per il godimento di benefit economicamente rilevante piuttosto che una sorta di 'attenzione' aziendale a loro vantaggio e si sentono 'sminuiti' e vittime di una sorta di 'declassazione' rispetto ai loro colleghi impiegati nella concessionaria svizzera.
Giovedì 20 marzo c'è stato un primo incontro sulla questione tra i rappresentanti sindacali di SLA Cisal (sindacato autostradale), Savt, Cgil, Cisl e i vertici societari: l'aostano Stefano Distilli (foto sopra) ha assunto la presidenza di Sitrasb dal 20 gennaio di quest'anno ed è a lui che viene imputata una decisione che, una decina di anni fa, era stata presa anche dall'allora presidente di Sitrasb Omar Vittone. Nel 2017 Vittone si dimise dalla presidenza della società e le tessere di libero transito furono poi reintrodotte dal nuovo vertice, Silvano Meroi e mantenute dal suo successore, Edi Avoyer, dimissionario nel dicembre dell'anno scorso dopo essere stato sfiduciato dal CdA.