Politica | 24 marzo 2025, 20:29

Il parere del giurista Morrone, 'Testolin e Bertschy non potranno stare nella prossima Giunta'

Chiara Minelli e Massimiliano Kratter (foto d'archivio)

Chiara Minelli e Massimiliano Kratter (foto d'archivio)

I leader di Europa Verde e Rete civica ne sono convinti: "Il presidente della Giunta, Renzo Testolin e l'assessore Luigi Bertschy non potranno, se eletti, ricoprire cariche all'interno della giunta regionale nella prossima legislatura". Sentenza invero contenuta nel parere pro veritate redatto dal professor Andrea Morrone, docente di diritto costituzionale all'università di Bologna al quale le due formazioni progressiste si sono rivolte.

 "La questione è stata sollevata lo scorso autunno - ha detto in conferenza stampa la consigliera regionale Chiara Minelli (Pcp) - ma alla nostra richiesta di interpretazione della legge 2007, quella che abbiamo ottenuto è stat una 'non risposta'. Ma non abbiamo chiesto valutazioni, semplicemente il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, si è sottratto a una precisa responsabilità. Così abbiamo chiesto noi un parere su una questione che di fatto riguarda tutti. Non abbiamo nessuna intenzione di accanirci su qualcuno, non è questione di persone 'sì' e persone 'no', però occorre chiarire la questione". Per Massimiliano Kratter (Europa Verde), si tratta  di una tematica "che tocca il cuore delle nostre istituzioni, è un tema tecnico ma con risvolti politici e etici". Il parere del professor Morrone è stato illustrato da Elio Riccarand (Rete civica): "Ci è sembrato doveroso chiedere il parere a un qualificato giurista. Il punto centrale è la 'ratio' della disposizione sui limiti di rielezione prevista dalla legge della regione Valle d'Aosta numero 21 del 7 agosto 2007. Legge che applica la modifica dello Statuto del 2001, rafforzando il ruolo di presidente e assessori ma delimitando i loro poteri. Il comma 3 dell'articolo 3 pone dei limiti".   

Nel parere, in dettaglio, si sottolinea che "l'articolo 3 comma 3 è il frutto di una scelta politica del legislatore, lo scopo della norma è limitare la 'continuità del potere' per i titolari degli organi di governo della Regione oltre un certo numero di volte, fissato, come detto, in due mandati svolti consecutivamente durante due legislature successive".

Quindi "vieta la rieleggibilità per la terza volta consecutiva alla carica di presidente della Regione, assessore e vicepresidente della Regione di chi ha già svolto una qualsiasi di quelle stesse cariche in due precedenti legislature consecutive, salvo che una delle due cariche ricoperte abbia avuto una durata inferiore a due anni sei mesi e un giorno" e "di conseguenza, avendo già ricoperto per tre volte consecutive una carica interna alla Giunta regionale in tre legislature successive, gli attuali titolari della carica di presidente della Regione e di vicepresidente della Regione non sono rieleggibili nella prossima legislatura per una quarta volta ad una carica interna alla Giunta regionale".

red.laprimalinea.it