"Non ha senso, anzi è pretestuoso far credere che si possa fare la lotta qui in Regione sul tema delle pensioni''.
Lo ha detto Igor De Belli, segretario generale Fp Cgil Valle d'Aosta, nel corso di una conferenza stampa sulla questione che in questi giorni ha acceso un intenso dibattito nel mondo politico ed economico regionale ovvero la decisione della Giunta regionale di portare a 67 anni l'età pensionabile per tutti i lavoratori del comparto unico.
"Con questa riforma in materia di pensioni - ha detto De Belli - l'Amministrazione ha recepito quella che è la riforma dello Stato dettata dalla legge di bilancio 2024. Noi non abbiamo approvato o appoggiato nulla, anzi a fine novembre eravamo scesi in piazza con uno sciopero generale. Ma la Costituzione è chiara in materia di previdenza sociale, è argomento esclusivo dello Stato, per cui pare quantomeno ingenuo andare a dire che si possa avere competenza primaria''. Il sindacalista ha aggiunto: ''E' inequivocabile che la Fp-Cgil ha dimostrato in modo forte che è contro questa legge di bilancio e per questo oltre allo sciopero sono stati avviati a livello nazionale una serie di ricorsi pilota sui tagli alle pensioni anticipate".
Sara Desandré, direttrice del patronato Inca Cgil della Valle d'Aosta, ha spiegato che coloro che "accedono alla pensione anticipata già da anni devono dare le dimissioni volontarie perché non vengono collocati d'ufficio a riposo dall'ente pubblico''.
Per martedì 1 aprile dalle 17 alle 19 la Cgil ha indetto un'assemblea pubblica per i lavoratori e le lavoratrici di tutti gli enti del comparto nel salone del sindacato, in via Binel ad Aosta, per chiarire gli effetti degli emendamenti sul tema pensionistico al disegno di legge sul comparto unico presentati dalla giunta regionale.