Sanità | 15 aprile 2025, 07:40

Al 'Parini' è arrivata la Campana del Sollievo per i malati di tumore

Al 'Parini' è arrivata la Campana del Sollievo per i malati di tumore

E' stata installata ed è attiva al Day hospital oncologico dell'ospedale 'Umberto Parini' di Aosta la Campana del Sollievo, dedicata ai pazienti che concludono il percorso di chemioterapia.

Come spiegato in una nota dell'Usl valdostana, "il rito di suonare questa speciale campanella, che nasce negli Stati Uniti e nel Sud America ed è stato adottato in Australia, Canada ed Inghilterra, è un'usanza che si è largamente diffusa negli ospedali anglosassoni per annunciare al mondo la guarigione dal cancro o la conclusione di un trattamento sanitario che ha portato beneficio".   

Accolta con entusiasmo dal personale sanitario, l'iniziativa nasce da una proposta spontanea di una giovane paziente. A donare la campana è stata la Lilt.   

"Suonare la campana è un messaggio di speranza e gioia - spiega il coordinatore infermieristico Gianluca Del Vescovo - i tre rintocchi raccontano un intero viaggio: il primo per il passato prima della malattia, il secondo per il periodo della diagnosi e della terapia, e infine il terzo, quello della rinascita e della guarigione. È un momento che rimane nel cuore".

Aggiunge Zuzana Sirotovà, responsabile del Day Hospital di Oncologia: "La campana è simbolo di gioia e, secondo antiche leggende, il suo suono attira gli spiriti buoni. La voce delle campane, nel passato, richiamava il popolo per festeggiare, piangere, gioire o avvertiva di un pericolo imminente. Ora anche i nostri pazienti potranno dare voce alla loro lotta contro la malattia, il loro grido vittorioso saranno i tre rintocchi, uno per il coraggio, uno per il dolore e, finalmente, l'ultimo per l'immenso sollievo che, almeno per ora, è finita".   

"E' un rito di gioia - conclude il presidente della Lilt Valle d'Aosta, Salvatore Luberto - un suono che segna la fine di un cammino lungo e faticoso, un augurio per giorni nuovi, liberi dalla malattia, lontani dall'ospedale. Ma è anche un rito dell'addio: il personale sanitario con i volontari LILT salutano il paziente consapevoli di aver fatto tutto il possibile per riportarlo alla vita, a casa, a riprendere il proprio futuro. È sempre un momento di forte emozione, sia per chi la suona sia per chi l'ascolta, perché sancisce la fine di un'esperienza di dolore e, talvolta, di solitudine".