Sono iniziate lunedì 14 aprile, in concomitanza con il rafforzamento dei controlli sulle vie di comunicazione in occasione delle festività pasquali, le attività delle Pattuglie congiunte italo/francesi tra la Polizia di Frontiera della Valle d’Aosta e la Police aux Frontières del Dipartimento dell’Alta Savoia sugli assi stradali che collegano le due regioni di confine.
Le pattuglie miste sono impiegate con il compito di potenziare l’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni di criminalità transfrontaliera, in particolare tutti quei fenomeni riconducibili al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Le pattuglie saranno composte da un equipaggio della Polizia di Stato del settore Polizia di Frontiera di Aosta/Traforo Monte Bianco e da un equipaggio della Police National – Police aux Frontières di Chamonix e saranno effettuate nell’area di confine tra Morgex e Sallanches. Ieri, venerdì 18 aprile, le pattuglie congiunte sono state eseguite sul lato italiano coordinate dal Vicequestore Aggiunto della Polizia di Stato Nadia Roggia, mentre lunedì 14 si sono svolte sul territorio francese coordinate dal Commandant Divisionnaire Fonctionnel David Tognelli, Chef du Service Interdépartemental de la Police aux Frontières (entrambi nella foto).
Le pattuglie miste, che permetteranno di allargare la collaborazione transfrontaliera delle unità territoriali della Polizia di Frontiera di Aosta e della Police aux Frontières di Chamonix trovano una disciplina formale nell’Accordo di Cooperazione di Polizia e Dogana firmato a Chambery il 3 ottobre 1997; tale accordo è stato ulteriormente rafforzato, proprio nell’ottica della effettuazione di attività dinamiche congiunte, con la sottoscrizione tra la Prefettura dell’Alta Savoia e la Presidenza della Regione Valle d’Aosta, nel dicembre del 2024, del “Protocollo per la definizione delle modalità relative all’espletamento dei servizi misti di pattugliamento del territorio di confine comune italo francese per il Dipartimento dell’Alta Savoia e la Regione Autonoma Valle d’Aosta”.
In questo modo tutta l’area confinaria tra Italia è Francia risulta coperta dalle attività delle pattuglie congiunte considerato che analoga attività viene svolta nella zona frontaliera adiacente il Traforo del Fréjus, nell’area di Ventimiglia e nell’area di Limone Piemonte. Nella nostra regione era dal 2015 che non venivano più effettuate pattuglie dinamiche congiunte, sebbene la costante cooperazione con le autorità francesi abbia permesso, nel corso degli anni, di ottenere importanti risultati nella lotta all’immigrazione irregolare.
Nei primi tre mesi dell’anno la Polizia di frontiera di Aosta nelle aree di retrovalico ha controllato 10.374 persone e 3454 veicoli, effettuato quattro arresti e trattato oltre 100 riammissioni in esecuzione degli accordi bilaterali tra Italia e Francia; da ricordare inoltre l’operazione “Voyagers” che ha portato, dopo lunga e articolata indagine, all’esecuzione nel gennaio scorso di sette misure cautelari e alla denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di 28 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver organizzato una rete operante nell’ambito di un traffico illecito di migranti a mezzo di autobus che, in partenza dalla stazione di Lampugnano (Milano) favoriva i movimenti di cittadini stranieri giunti irregolarmente in Italia, principalmente verso la Francia, dietro il pagamento di somme di denaro tra 100 e 250 euro.
Molti di questi migranti irregolari erano stati intercettati al Traforo del Monte Bianco e al Traforo del Gran San Bernardo: nel settembre del 2022 erano quindi partite le attività di indagine che hanno permesso di individuare i soggetti e le modalità con cui operavano e traevano profitto dall’attività illecita.