Tre chili di marijuana 'in purezza'; altri tre chili e mezzo di 'erba' geneticamente modificata e di una qualità mai vista prima nella nostra regione, tanto che l'Agenzia per l'ambiente 'Arpa', dopo aver effettuato gli accertamenti sul principio attivo, l'ha censita come 'cannabis sativa mai comparsa prima in Valle d'Aosta'.
Sei chili e mezzo di marijuana gia essiccata, con alto principio attivo quindi a pieno titolo 'stupefacente' è stata sequestrata dai carabinieri di Nus a una coppia 'insospettabile' di coltivatori e produttori 'bio', valdostani residenti nella media Valle, ai quali il pm Giovanni Roteglia ha notificato, nei giorni scorsi, avviso di conclusione indagini per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope (articolo 73 del T.U sugli stupefacenti).
Il sequestro risale allo scorso ottobre ed è scaturito da autonoma iniziativa di controllo da parte del maresciallo Roberto Nossein, comandante della stazione CC di Nus; i risultati completi delle analisi svolte nei laboratori dell'Arpa VdA sono arrivate invece solo ad aprile e dimostrano, secondo gli inquirenti, che tre chili e mezzo della marijuana sequestrata sono stati modificati per aumentarne il principio attivo illecito mentre altri tre chili sono da piante di 'erba' contenente già una percentuale molto alta di p.a.; la coppia ha sostenuto ai militari dell'Arma di essere in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie alla coltivazione di canapa, ma ovviamente non ha potuto produrre 'licenze' per la coltivazione di cannabis 'proibita'. Nel corso delle indagini, in particolar modo durante la perqusizione dello scorso ottobre, i carabinieri hanno rinvenuto nell'abitazione dei due conviventi valdostani un laboratorio per essiccare e 'trattare' la marijuana. Gli indagati hanno ancora alcuni giorni di tempo per produrre memorie difensive e/o farsi interrogare.