Politica | 23 aprile 2025, 16:00

'Autonomisti di Centro al lavoro per un progetto concreto che rilanci Aosta'

Da sn Aldo Di Marco (PlA), Stefano Aggravi (RV) e Ronny Borbey (SA)

Da sn Aldo Di Marco (PlA), Stefano Aggravi (RV) e Ronny Borbey (SA)

"A 2050 anni dalla sua fondazione, Augusta Praetoria continua a rappresentare il cuore storico, amministrativo e culturale della Valle d’Aosta. Una città che, pur avendo mantenuto il proprio carattere alpino, necessita oggi di rilanciarlo con forza, valorizzando al tempo stesso la propria identità culturale di città storica e le potenzialità inespresse di un territorio che, per decenni, ha vissuto un’intensa stagione industriale".

Inizia così una nota stampa del 'progetto politico' Autonomisti di Centro (Pour l'Autonomie-PlA, Rassemblement Valdotain-RV, Stella Alpina-SA) secondo cui "Aosta è chiamata a trasformare queste eredità per affrontare con ambizione le sfide del presente e riaffermare pienamente il proprio ruolo nel contesto regionale ed europeo".

"È da qui che parte il percorso avviato dagli Autonomisti di Centro - prosegue la nota - per la definizione del programma elettorale per la Città di Aosta. Un confronto che mette al centro l’idea di una città viva e protagonista, capace di coniugare identità, innovazione e partecipazione".

“Aosta deve tornare ad essere il cuore pulsante dell’Autonomia valdostana, una città che valorizza la propria identità alpina e che possa confrontarsi alla pari con realtà europee di pari rango – dichiarano gli Autonomisti di Centro –. Per riuscirci, serve però un cambio di passo netto e un progetto politico e amministrativo forte e coerente".

Tra le priorità, la risoluzione del nodo rappresentato dalla struttura incompiuta di via Brocherel, "divenuta negli anni un simbolo di degrado e abbandono". Sono necessarie "risorse dedicate e soluzioni operative, in grado di trasformare questa criticità in un’opportunità concreta a servizio della città. Un altro asse strategico riguarda il rafforzamento del rapporto con le attività economiche cittadine. I commercianti e gli operatori del centro storico e dei quartieri devono tornare a essere protagonisti della vita urbana. È fondamentale prevedere strumenti permanenti di coinvolgimento e rappresentanza delle attività economiche, capaci di garantire ascolto e condivisione nelle scelte strategiche".

Per rafforzare il legame tra cittadini e amministrazione, "si propone la reintroduzione dei consigli di zona: uno strumento di governance di prossimità pensato per valorizzare la partecipazione civica, garantire una presenza costante sul territorio – dal centro alla collina, troppo spesso trascurata – e migliorare la qualità dei servizi. L’obiettivo è costruire una città policentrica, in cui ogni quartiere possa avere voce e ruolo attivo nei processi decisionali".

L’Università della Valle d’Aosta rappresenta "una risorsa strategica da valorizzare pienamente. Non può essere considerata una semplice infrastruttura di rango regionale, ma deve diventare un motore di sviluppo sociale, culturale e formativo. Investire sull’Università significa attrarre giovani, innovazione e nuove prospettive per l’intera città".

Nel solco "della tradizione autonomista e riformatrice", gli Autonomisti di Centro rivolgono un appello "aperto a tutte le realtà politiche, civiche e sociali disponibili a contribuire alla costruzione di un progetto credibile, concreto e orientato al bene comune. Aosta ha tutte le carte in regola per essere una città viva, attrattiva e ben governata. Per riuscirci, servono visione, metodo e determinazione. Il lavoro proseguirà nelle prossime settimane con l’obiettivo di costruire un programma solido, il più possibile condiviso e attuabile, capace di affrontare le sfide del futuro e cogliere le opportunità del presente".

red.laprimalinea.it