"In questi giorni di primavera, percorrendo le strade che attraversano comuni come Gressan, Jovençan, Aymavilles e altri della Plaine, si osservano scenari agricoli che sollevano interrogativi sull’effettiva sostenibilità di alcuni vigneti e frutteti". L'allarme è contenuto in una nota diffusa oggi giovedì 24 aprile dalle associazioni ambientaliste Valle Virtuosa, Legambiente VdA, Agricoltura Biologica e Biodinamica
"La fotografia scattata il 9 aprile 2025 (allegata insieme ad altre alla nota e qui pubblicata) documenta una situazione che richiama l’attenzione sull’eventuale utilizzo di diserbanti chimici in zone vocate alla produzione agricola di qualità, spesso presentata come 'naturale' e 'tradizionale'. Sorge quindi il dubbio che, tra le sostanze impiegate, venga ancora utilizzato il glifosato, erbicida classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come 'probabile cancerogeno'".
Nonostante le numerose contestazioni sollevate dalla comunità scientifica e dalle associazioni ambientaliste, "il glifosato continua a essere l’erbicida più diffuso al mondo - spiega la nota - con effetti nocivi documentati sulla salute dei lavoratori agricoli, dei residenti, dei consumatori e sull’ambiente in generale".
Alla luce di queste considerazioni, le tre associaziono pongono alcune domande "alle autorità competenti: Sono state effettuate analisi a campione sulle coltivazioni presenti in questi territori per escludere l’utilizzo di sostanze potenzialmente pericolose per la salute pubblica? Esistono verifiche volte a escludere contaminazioni dei raccolti, dei terreni e delle falde acquifere nelle aree agricole che mostrano segni evidenti di trattamenti chimici?".
Per le scriventi "è fondamentale garantire trasparenza e tutela della salute collettiva. In tal senso, appare urgente un rinnovato impegno da parte delle istituzioni, anche in virtù della mozione 716, approvata all’unanimità dal Consiglio Valle il 13 giugno 2019, con cui si chiedeva al Governo regionale di concordare con i Comuni azioni concrete per vietare l’uso del glifosato sul territorio valdostano. Alcuni Comuni, come Aosta, Champorcher e Pontboset, hanno già adottato provvedimenti in tal senso, dimostrando che è possibile agire con gli strumenti amministrativi disponibili. È quindi auspicabile l’adozione di tali buone pratiche da parte di tutti i Consigli comunali nei cui territori il glifosato viene ancora impiegato". In Italia, due regioni hanno già bandito l’uso del glifosato nel loro territorio: la Calabria e la Toscana.
"La presenza crescente di agricoltori orientati verso metodi biologici - conclude la nota - testimonia che un’alternativa più sostenibile è non solo praticabile, ma già realtà. La salvaguardia della salute, dell’ambiente e della qualità delle produzioni locali deve costituire un impegno condiviso e prioritario per istituzioni, comunità e operatori del settore".