Prima ha chiesto scusa e poi si è autodenunciato, il pilota svizzero del Piper ginevrino che sabato scorso è atterrato sul versante elvetico del massiccio del Monte Rosa ed è poi decollato dal ghiacciaio, passando fra gli scialpinisti diretti verso il rifugio Capanna Margherita per assistere al Trofeo Mezzalama, sfiorandoli e rischiando di investirli.
L’Ufficio federale dell’aviazione civile elvetica-UFAC “è a conoscenza dell’incidente che ha coinvolto un velivolo immatricolato in Svizzera, avvenuto il 26 aprile su un ghiacciaio nella regione del Monte Rosa”, ha precisato l’ente.
L’Ufac ha aperto un procedimento “per chiarire i fatti e adottare le misure appropriate”. Il pilota è passibile di una sanzione penale, del ritiro della licenza e delle qualifiche per un periodo la cui durata sarà sabilita dalla gravità dell'accaduto.
Un video girato da uno degli alpinisti presenti, Luca Calzone, postato sui social e divenuto virale, mostra il piccolo aereo da turismo atterrare sul Colle Sesia, a 4’230 metri di altitudine, prima di fare inversione e lanciarsi lungo il pendio. Il velivolo accelera ma non riesce a decollare e passa in mezzo alla colonna di scialpinisti.
In una lettera indirizzata ai “cari colleghi piloti e montanari” il pilota si è scusato; ha detto di aver commesso “un grave errore di valutazione” e di aver immediatamente segnalato l’incidente al servizio competente.
In un comunicato stampa l’Aeroclub di Ginevra, proprietario del velivolo, conferma che il pilota ha denunciato spontaneamente l’incidente alle autorità e ha presentato il suo rapporto il giorno stesso. Precisa inoltre che l’aereo era utilizzato a titolo personale da un pilota privato “nell’ambito di un’attività privata, estranea alle attività di formazione della nostra scuola”.