Entro lunedì 22 agosto dovranno essere presentati i simboli e le candidature delle liste per le elezioni Politiche del 25 settembre prossimo. Mancano dunque 12 giorni e ad oggi soltanto la sinistra-sinistra capitanata da Adu ha già espresso i nomi certi delle candidate, Daria Pulz ed Erika Guichardaz.
Nel centrodestra la quota della leghista Nicoletta Spelgatti per il Senato resta alta ma non irraggiungibile e quindi superabile (dal compagno di partito Stefano Aggravi?), mentre per la Camera regna ancora un'incertezza che potrà essere dipanata soltanto da Roma (le dirigenze di FdI o Forza Italia).
Ma è in casa autonomista che si registra l'incertezza maggiore: se da un lato la candidatura senatoriale di Roberto Louvin, caldeggiata dai progressisti Pd e da Stella Alpina, resta ancora sulle montagne russe con picchi di margine altissimo seguiti da repentini scivoloni, per la Camera non ci sono nomi certi e sul punto l'Uv batte i piedi perché un candidato lo vuole 'di diritto' (che sia Camera o Senato a questo punto poco importa).
La possibilità che il Leone Rossonero possa esprimere nomi per entrambe le Camere si assottiglia però di giorno in giorno, anche perché se dovesse tramontare l'ipotesi Louvin si affacciano al botteghino quelle di Luciano Caveri e Fulvio Centoz. Il primo ha certamente lo spessore politico e l'esperienza istituzionale, il secondo possiede la 'verginità consiliare' da molti richiesta per potersi candidare (ma è stato però sindaco di Aosta...).
C'è poi chi scommette su possibili outsider quali Paolo Contoz, imprenditore di Nus convinto regionalista o Filippo Gérard, presidente uscente dell'Adava.
E non dimentichiamo gli autonomisti che in Consiglio Valle stanno all'opposizione, ovvero Pour l'Autonomie: Augusto Rollandin non fa mistero sulla possibilità di una sua candidatura a patto che...ecco, appunto: a patto di che? L'ingresso nella maggioranza in Consiglio Valle con tutto quel che ne potrebbe conseguire?
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