Esattamente trenta anni fa, l’ingegnere della Vodafone Neil Papworth inviò un SMS al suo collega che si trovava ad una festa. Non era tanto il suo contenuto ad essere degno di nota, ma come era stato inviato!
Infatti, quel primo “messaggino” inviato, composto soltanto da quindici caratteri, segnò l’inizio di una rivoluzione culturale ed economica nel mondo delle telecomunicazioni.
Papworth inviò il primo messaggio al cellulare del suo collega attraverso un computer: niente connessione 4G e nessun collegamento ad internet, tutto si svolse attraverso una semplice linea “GSM”.
Il messaggio in questione era stato inviato trenta anni fa per testare una possibile nuova funzionalità delle reti cellulari, ovvero lo short message service. L'idea era che all'interno dei segnali di servizio già utilizzati dai ripetitori fosse possibile infilare codici da recapitare ai numeri telefonici desiderati in formato testuale; in questo modo sarebbe stato rendere più versatili le infrastrutture esistenti senza costi aggiuntivi.
Per il primo messaggio da cellulare a cellulare bisognerà invece attendere ancora qualche mese: è stato inoltrato nella prima metà del 1993 da uno stagista della Nokia. Da lì iniziò la lunga ascesa del nuovo modo di comunicare che segnò l’adolescenza (e non solo) di intere generazioni.
Durante gli anni a venire, l’SMS è diventato uno strumento di comunicazione che ha fatto la storia: è stimato che gli utilizzatori attivi di SMS fossero oltre 3.5 miliardi alla fine del 2010, cioè all’incirca l’80% di tutti gli abbonati di telefonia mobile. Nella prima metà del 2004, il volume di traffico annuo (in tutto il mondo) era di circa 500 miliardi di SMS; nel 2008 i messaggi inviati raggiungono quota 4.100 miliardi.
Più recentemente è stata raggiunta la stratosferica media di oltre 20 miliardi di SMS inviati giornalmente, per poi lasciare inesorabilmente spazio a WhatsApp e altre piattaforme di messaggistica istantanea.
Chi è Neil Papworth
Neil Papworth, l'ingegnere che ha inventato il primo sms della storia Credit@TrentaMinuti
Neil Papworth (nato nel 1969) è un architetto , designer e sviluppatore di software britannico. Neil Papworth è nato il 28 dicembre 1969 a Reading, Berkshire , Regno Unito. Papworth ha ottenuto il suo HND ( Higher National Diploma ) in Computer Studies presso la University of West London Neil Papworth ha iniziato la sua carriera presso Ferranti International a Bracknell su applicazioni aeronautiche e militari dal 1988 al 1991. Ha progettato e programmato un'antenna satellitare per veicoli mobili e implementato software per aiuti automatizzati per l'atterraggio di elicotteri. Nel 1991 ha iniziato a lavorare per Sema Group a Reading, nel Berkshire. Ha trascorso molto tempo dal 1993 in poi viaggiando per il mondo installando sistemi SMS. Si è trasferito nell'ufficio di Toronto di Sema Group nel gennaio 2000. Si è stabilito a Montreal , Quebec nel settembre 2002. È rimasto con Sema Group (che è diventato Airwide Solutions) fino al 2011.
Da allora ha lavorato per Tekelec , una società di telecomunicazioni, recentemente acquistata da Oracle Corporation . Ha lavorato in Oracle su tecnologie relative al 4G. Nel 2018 ha iniziato a lavorare in TriNimbus, società di consulenza Amazon Web Services ai clienti, successivamente acquisita da Onica nel 2018, e successivamente acquisita da Rackspace nel 2019.
Nel 1992, Neil Papworth lavorava come sviluppatore e ingegnere di prova presso Sema Group Telecoms, in un team che sviluppava uno Short Message Service Center ( SMSC ) per il loro cliente, Vodafone UK a Newbury, Berkshire . Nell'ambito di questo progetto, ha inviato il primo SMS al mondo , il 3 dicembre 1992, all'età di 22 anni. È stato inviato da un computer.
Il messaggio era "Buon Natale" ed è stato inviato a Richard Jarvis, un direttore di Vodafone , che si stava godendo la festa di Natale del suo ufficio. Richard Jarvis ha ricevuto il messaggio su un telefono Orbitel 901.(Fonte Wikipedia)
Nel 2021 il primo sms della storia è stato venduto all’asta attraverso l'uso di NFT; è stato pagato 107mila euro e l 'acquirente è anonimo.