Si è chiusa con un indagato, l'indagine del pm della procura di Aosta Francesco Pizzato sulla morte di un operaio nel cantiere della casa di villeggiatura a Ollomont della famiglia dell'ex ministro della Giustizia ed ex presidente della Consulta Marta Cartabia.
Unico indagato per omicidio colposo è Massimo Facchini, titolare della ditta di Gignod incaricata dei lavori di ampliamento del garage. Facchini era anche l'unico presente il 3 maggio scorso sul cantiere quando il 38enne Costantin Cobanel fu colpito al capo e al torace da una putrella metallica di circa 340 chili, che lo uccise. Al momento dell'incidente nel garage si stava posizionando con un piccolo escavatore la trave a sostegno dell'ingresso, che era stato allargato.
La procura - forte anche delle risultanze della struttura di Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell'Usl e della consulenza di due ingegneri - contesta all'impresario l'utilizzo di un mezzo non idoneo a sollevare la putrella, che non stava in equilibrio sulla benna e non era vincolata, e l'aver consentito all'operaio di stazionare nell'area di potenziale caduta della stessa barra. Inoltre, sempre secondo gli inquirenti, ci sono state carenze nel piano operativo di sicurezza riguardo alle modalità con cui procedere nella movimentazione della putrella.