Cronaca - 22 dicembre 2022, 13:08

Sentenza della Corte costituzionale, "La proroga regionale per l'assunzione dei Vigili del fuoco è valida'

Sentenza della Corte costituzionale, "La proroga regionale per l'assunzione dei Vigili del fuoco è valida'

Ha vinto la Regione, la proroga del concorso per le assunzioni dei Vigili del fuoco è valida. La Corte costituzionale, con sentenza pubblicata questa mattina, ha respinto il ricorso e contestuale impugnativa, da parte del Consiglio dei ministri, contro la graduatoria regionale che prevede l'assunzione, entro il 2024, di 20 Vigili del fuoco professionisti e di centralisti di emergenza.

Il Governo nazionale a febbraio aveva impugnato la legge regionale necessaria per la graduatoria per l'assunzione a tempo indeterminato, entro il 31 dicembre di quest'anno, di nuove risorse all'interno del Corpo valdostano dei pompieri, indispensabile per risolvere la carenza di organico.
"L'impugnativa non ci voleva- aveva commentato nel marzo scorso il presidente della Giunta, Erik Lavevaz- è vero che la legge ci autorizza ad assumere comunque dalla graduatoria, ma abbiamo una spada di Damocle sulla testa perché nel caso la Corte costituzionale decidesse di dichiarare illegittimi gli articoli impugnati, le persone che abbiamo assunto dovrebbero tornare dove erano. La questione è quindi molto complicata e stiamo facendo dei ragionamenti anche sulla solidità della nostra memoria difensiva" davanti alla Corte Costituzionale. 

Ma la Consulta ha dichiarato inammissibile l'impugnativa del Governo nazionale confermando la bontà della legge regionale.

"Le norme censurate (dal Consiglio dei ministri ndr) - si legge nella sentenza - hanno ad oggetto graduatorie concorsuali e sono funzionali a consentirne l’utilizzazione ai fini dell’accesso all’impiego. Esse, pertanto, attengono, sotto il profilo sia contenutistico che teleologico, ad aspetti pubblicistico-organizzativi dell’impiego pubblico regionale e non incidono sulla disciplina della mobilità dei dipendenti, che resta stabilita dalle relative disposizioni statali".

Inoltre "le disposizioni impugnate non invadono la competenza legislativa esclusiva dello Stato nella materia 'ordinamento civile', con la conseguente non fondatezza delle censure (...)". 

 Egualmente non fondate sono le censure di violazione dello Statuto speciale, "poiché la competenza legislativa residuale in materia di organizzazione amministrativa del personale spetta anche alla Regione autonoma Valle d’Aosta, in quanto rappresenta, in questo specifico contesto (sentenza n. 119 del 2019), una forma di autonomia più ampia di quella primaria già attribuitale dall’art. 2 dello statuto speciale, che incontra, fra l’altro, il limite delle 'norme fondamentali di riforma economico-sociale'". 

pa.ga.

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