Una piccola stazione turistica ha mantenuto gli stessi prezzi dell'anno scorso e un'altra, ben più grande e notoria, li ha addirittura diminuiti, unico caso in Italia. Se quest'anno, tranne pochi casi, il costo dello skipass peserà ancora di più per gli italiani in settimana bianca, la Valle d'Aosta si distingue positivamente rispetto ad altre realtà turistiche montane.
Da un'indagine di Altroconsumo sui prezzi di 29 stazioni sciistiche, infatti, emerge in Italia un aumento del 9,2% del costo medio per il biglietto giornaliero e dell'8,7% del costo per lo skipass di cinque giorni rispetto alla scorsa stagione. Tra chi invece non ha fatto lievitare i costi ci sono Champorcher in Valle e Tarvisio in Friuli-Venezia Giulia, dove i prezzi rimangono uguali. In un unico caso, il prezzo dello skipass giornaliero in alta stagione è diminuito rispetto all'anno scorso: Si tratta del comprensorio di Monterosa Ski (società Monterosa spa) dove si è passati da 60 a 58 euro con un ribasso del 3,3%.
Invece, gli aumenti dello skipass giornaliero arrivano fino al 16% nel comprensorio dell'Adamello in Lombardia che passa da 50 euro a 58, seguito da Livigno e Bormio rispettivamente con il 13,5% e il 13%. La Lombardia, per Altroconsumo si conferma come la regione con gli aumenti più elevati (quasi il 13,5%), seguita da Veneto con il 10,7% per gli skipass giornalieri.
Le regioni più care risultano essere il Trentino- Alto Adige e il Veneto che, comunque, restano le mete più ambite dagli amanti dello sci e della montagna in generale. Il comprensorio Dolomiti Superski in Veneto è la località con il prezzo dello skipass giornaliero in alta stagione più caro, 74 euro. Seguono l'Alto Adige con 69 euro nelle località di Alta Pusteria- Tre Cime, Plan de Corones Kronplatz e Val Gardena. Il Trentino con Madonna di Campiglio, e il Veneto con Cortina d'Ampezzo, sempre con 69 euro..