Cronaca - 30 dicembre 2022, 23:05

Il commiato del questore Morelli, 'aumento di reati segnalati indica nostri sforzi positivi'

Il questore Ivo Morelli

Il questore Ivo Morelli

Confermando un trend comune a quasi tutte le regioni d'Italia, in Valle d'Aosta quest'anno è stato registrato un aumento di reati di circa il 2%. "Nel 2020 e nel 2021 con la pandemia era più difficile muoversi e di conseguenza c'è stata meno possibilità di compiere certi tipi di reato- ha spiegato oggi in conferenza stampa il questore di Aosta Ivo Morelli, che tra pochi giorni lascerà la Valle d'Aosta - nel 2022 c'è stata un'apertura maggiore ma il fatto che i reati siano cresciuti dell'1-2% significa che lo sforzo che c'è stato per contenere la loro ripartenza ha dato dei risultati positivi".

Analizzando le varie tipologie di reato, nel 2022 i danneggiamenti aumentano del 4,77% rispetto al 2021, passando da 461 a 483; le violenze sessuali del 7,69% (da 13 a 14); i reati contro la persona del 2,15% (da 326 a 333); i furti dell'1,94% (da 774 a 789), ma diminuiscono dell'1,32% quelli negli esercizi commerciali (da 76 a 75).

In aumento seppur lieve anche le truffe via web che passano da 511 a 520 (+1,76%) e i delitti informatici (da 96 a 99; +3,13%): "Con l'impossibilità di muoversi e i maggiori controlli legati all'emergenza Covid si è puntato di più sulle truffe online", ha affermato Morelli.

Nel 2022 sono state arrestate 102 persone (120 nel 2021) mentre sono stati 410 i denunciati (299 nel 2021). Sono state controllate 102.529 persone, dato in crescita rispetto alle 85.935 del 2021, e 43.519 veicoli, dato stabile rispetto all'anno scorso, per un totale di 10.142 pattuglie impiegate.      

Quanto al drammatico fenomeno della violenza di genere, il questore Morelli ha spiegato che i codici rossi e gli ammonimenti sono raddoppiati, questi ultimi passando dai sette del 2021 ai 15 del 2022.

"Probabilmente le continue campagne che spingono e richiedono alle vittime di denunciare questi fenomeni stanno portando dei risultati", spiega Morelli. Che aggiunge: "Se c'è stata una crescita degli ammonimenti saranno cresciuti in percentuale anche i reati commessi in famiglia verso le figure più deboli, con violenze a carico delle donne per il codice rosso, ma ciò che li ha fatti schizzare al 50% in più è anche la fiducia che le vittime hanno nelle istituzioni. Prima probabilmente si denunciava di meno".

Per Morelli, lo strumento dell'ammonimento "deve continuare a crescere nella fase della prevenzione in parallelo alle segnalazioni che ci arrivano dalla collettività: servono sempre più campagne e più spinte per una migliore trattazione di queste pratiche che non devono essere strettamente legate al momento della denuncia ma devono susseguirsi in una serie di contatti con le vittime anche dopo, con tutele e monitoraggi dei fenomeni che si sono manifestatati attraverso le denunce o l'accesso al pronto soccorso". Sul tema, il questore ha annunciato che insieme alla Regione e alla Usl si sta lavorando ad un protocollo dedicato agli autori delle violenze, per permettere loro di farsi assistere "in maniera gratuita e riservata da delle strutture in cui poter affrontare un percorso che gli aiuti a regredire rispetto a questo atteggiamento".

red.laprimalinea.it

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