Economia - 12 gennaio 2023, 12:18

Approvata la Strategia regionale di sviluppo sostenibile 2030

Approvata la Strategia regionale di sviluppo sostenibile 2030

Con voti 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM,) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI)  il Consiglio Valle ha approvato la Strategia regionale di sviluppo sostenibile della Valle d'Aosta integrata con il Quadro strategico regionale.

Il documento si apre con una fotografia del contesto che permette di posizionare la Valle d’Aosta sia all’interno del quadro italiano sia rispetto ai singoli obiettivi dell’Agenda 2030, individuando cinque obiettivi prioritari tematici: una Valle d’Aosta più intelligente, più verde, più connessa, più sociale e più vicina ai cittadini.

Il Presidente della Giunta, Erik Lavevaz, ha illustrato il documento che rappresenta "il punto di arrivo di un percorso molto articolato, che ha visto un primo atto formale nel 2019 e che ha come prospettiva il 2030: muove dalla necessità, ormai condivisa, di pensare un futuro che tenga conto della limitatezza delle risorse, che non possono essere sfruttate incoscientemente".

E' un percorso che tocca, trasversalmente, "gran parte degli ambiti dell’amministrazione e della vita quotidiana - ha proseguito Lavevaz - per questo il documento è il punto di incontro tra tante pianificazioni e programmazioni che devono dialogare fra loro e arricchirsi a vicenda. Si tratta di una sintesi volta ad armonizzare i piani che mirano a utilizzare tanto le risorse regionali quanto quelle europee in un quadro definito dagli obiettivi dell’Agenda 2030. La Strategia declina quindi su scala locale le linee individuate a livello europeo e nazionale, con il contributo di attori diversi. La sua complessità è legata alla complessità delle tematiche che affronta, che sempre più si dimostrano come trasversali, sia tra settori sia tra i diversi livelli territoriali".

"Un lavoro come questo permette di evidenziare ulteriormente l’interconnessione tra i territori - ha concluso il Presidente - in una presa di coscienza che passa dal confronto tra specificità differenti ma confrontate con sfide comuni. In questo scenario, l’autonomia regionale acquista un nuovo valore: quello di potersi porre come strumento per attuare risposte più rapide, più puntuali e magari originali. Ancora una volta la Valle d’Aosta è chiamata a essere laboratorio per esperienze che possono essere utili altrove, dopo aver verificato risultati e dinamiche".

red.laprimalinea.it

SU