Il Presidente della Giunta, Erik Lavevaz, non ne vuole sapere di un nuovo governo insieme al centrodestra e formalizzerà le sue dimissioni irrevocabili al Presidente del Consiglio Valle all'inizio della prossima settimana. Lo ha riferito Cristina Machet, presidente dell'Union Valdôtaine, al termine del Comité fédéral che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri nella sede del Mouvement, in viale dei Partigiani, ad Aosta. L'incontro è durato circa un'ora e mezza.
"Il presidente Lavevaz è una persona seria- ha detto Machet- le cose che annuncia poi le fa e credo non ci sia del margine in questo momento per tornare indietro. Credo chiaramente che non siano state delle dimissioni volute". Nella lettera con cui rassegna le sue dimissioni da capo del governo ai vertici dell'Uv, Lavevaz punta il dito contro il gruppo consigliare, mettendo in evidenza una spaccatura.
Una sorta di 'not in my name' l'ormai ex Presidente della Giunta lo aveva lasciato intendere più volte nell'ultimo mese, anche solo parlando con colleghi e giornalisti in circostanze informali.
"Non voglio entrare in questa situazione che è una situazione delicatissima, devo pensare al bene dell'Union Valdôtaine che in questo momento è in grande difficoltà: bisogna riconquistare la fiducia degli eletti e degli elettori e penso che avremo la forza di farlo".
Lunedì prossimo si riunirà il Conseil fédéral per affrontare "una situazione in divenire - prosegue la presidente del Mouvement - ed è chiaro che le dimissioni del presidente della Regione cambiano lo scenario: se prima avevamo una maggioranza esistente che poteva essere allargata sotto diversi profili in questo momento ripartiamo in qualche modo da zero, perché dobbiamo ricostruire da capo. Credo che sarà un Conseil del dibattito della trasparenza nel quale noi metteremo a nudo le nostre problematicità con la base". Per Machet, accordi con il centrodestra o réunion autonomista in questo momento sono eventualità "che devono essere scritte su un foglio ancora bianco".
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