Integrazione e solidarietà - 18 febbraio 2023, 08:38

Quasi 600 i profughi ucraini ospitati stabilmente in Valle d'Aosta

Oltre mille sono invece quelli transitati al centro di accoglienza di Chavonne gestito dal Comitato valdostano della Croce Rossa Italiana

Un'abitazione civile bombardata in Ucraina (foto in esclusiva per Laprimalinea.it)

Un'abitazione civile bombardata in Ucraina (foto in esclusiva per Laprimalinea.it)

Venerdì 24 febbraio 2023 sarà trascorso un anno da giorno dell'attacco russo all'Ucraina. La Valle d'Aosta in tutti questi mesi non è stata a guardare e ad oggi sono 590 i profughi ucraini che hanno trovato rifugio stabilmente nella nostra regione, chi presso le abitazioni dei 301 loro connazionali che già risiedevano da tempo nella nostra regione, chi in alloggi resi disponibili da privati o associazioni solidali.

Secondo la Prefettura regionale, sono invece 58 gli ucraini ospitati nei Centri di accoglienza straordinaria-Cas e 12 quelli presi in carico dal Servizio di accoglienza e integrazione. 

Ma vi sono poi da considerare i profughi che in Valle arrivano, transitano e da qui ripartono per altre zone del Mondo. Da quando è stato messo in piedi nell'aprile scorso, al centro di accoglienza di Chavonne gestito dalla CRI VdA sono transitati già più di 1000 profughi ucraini e chi pensa che accoglienza voglia dire semplicemente cibo caldo e un letto per dormire si sbaglia di grosso. I compiti del Comitato regionale della CRI presieduto da Paolo Sinisi  sono tanti e urgenti:

Dapprima vengono effettuati il censimento dei profughi e la valutazione delle esigenze immediate di ciascuno; subito dopo sono avviate le procedure per la ricerca ed il ricongiungimento familiare, attraverso il Comitato internazionale di Croce Rossa; intanto all'Ambulatorio di Chavonne i pochi medici e infermieri a disposizione insieme al personale formato della CRI si devono occupare dei controlli anti Covid e di una serie di diversi accertamenti sanitari; devono poi fornire supporto nelle procedure per l’ottenimento dell’assistenza sanitaria.

Alla Croce Rossa sono anche demandati i trasporti per esigenze di diversa dislocazione; il supporto alle famiglie ucraine per le necessità primarie (alimenti e vestiario); per le esigenze scolastiche (assistenza nell’integrazione e lezioni di italiano); i trasporti per necessità connesse a visite mediche o esigenze specifiche; svariate attività di ricongiungimento familiare.

pa.ga.

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