Cronaca - 05 marzo 2023, 10:30

'La Valle ha perso una delle persone più nobili'; un avvocato campano ricorda Alberto Negri

L'avvocato Giovanni Amendola

L'avvocato Giovanni Amendola

"Avevi promesso che al raggiungimento della tua pensione, saresti venuto a trovarci. Purtroppo l'infame destino, ti ha portato via! La Valle d'Aosta ha perso una delle persone più' nobili". Così l'avvocato Giovanni Amendola, di Piedimonte Matese (Caserta), già consigliere della Camera Civile di Santa Maria Capua Vetere, ricorda l'amico valdostano Alberto Negri, il 59enne autista di pullman della ditta VITA di Hone morto venerdì scorso in via della Stazione a Verrès dopo essere rimasto bloccato tra la porta del suo bus e un muro, senza più riuscire a liberarsi.

Un incidente singolare, complesso, sul quale sono in corso accertamenti della Procura di Aosta e che ha scioccato e addolorato la comunità della bassa Valle ma non solo, perché le qualità professionali e umane di Negri erano conosciute e apprezzate ben oltre i confini della Valle d'Aosta. 

"Eri sempre al fianco dei più' bisognosi, soprattutto a Lourdes, quando accompagnavi i malati dell'Oftal" ricorda l'avvocato Amendola esprimendo il proprio cordoglio sulla sua pagina Facebook e come lui sono in tanti a ricordare l'impegno sociale del 'gigante buono' Alberto Negri, socio Avis, membro attivo del gruppo Alpini di Verrés e della Società Filarmonica del Comune. L'autista della VITA era popolare tra le centinaia di valdostani che periodicamente si recano in pellegrinaggio al noto Santuario francese della Madonna (foto privata per gentile concessione a Laprimalinea.it) e ne hanno memoria indelebile. 

"Ho conosciuto Alberto insieme con la mia famiglia nel lontano 2003 - spiega il legale campano - quando eravamo ospiti nello stesso hotel a Lourdes e da quel momento lo abbiamo incontrato spesso quando siamo tornati negli anni successivi. La domanda che io e mia moglie ci facevamo sempre in quei viaggi era: 'chissà se  incontriamo Alberto...'; poi lui ci veniva a trovare in Valle quando trascorrevamo qualche periodo di vacanza a Villeneuve e ci aveva promesso che sarebbe venuto in Campania la prossima estate, dopo l'agognata pensione".

L'avvocato Amendola ci tiene a sottolineare che "Alberto a Lourdes non faceva solamente da autista, ma si rendeva utile facendo assistenza ai malati. Era un uomo straordinario, sempre pronto a dare una mano, empatico, gentile e disponibile con chiunque; la sua morte così improvvisa e terribile addolora profondamente la nostra famiglia".

Il nulla osta alle esequie di Alberto Negri non è stato ancora concesso. L'autista lascia tre figli e la moglie, Marina Priod.

Il fascicolo d'indagine sarà coordinato dal pm Francesco Pizzato, titolare del dipartimento di indagini in materia di lavoro, che deciderà se disporre l'autopsia. In base a una prima ricostruzione dei fatti, avvenuti verso le 14 di venerdì scorso in via della Stazione a Verres, sul veicolo erano in corso operazioni di manutenzione degli estintori e Negri stava scendendo dal mezzo per la pausa pranzo. Un manutentore collega della vittima avrebbe girato la chiave nel quadro comandi, forse su stessa indicazione di Negri, allo scopo di bloccare le porte del pullman, che però si è mosso in modo tale che la porta, rimasta aperta, ha spinto l'uomo bloccandolo contro il muro fino all'arrivo del 118: i soccorritori lo hanno liberato ma ogni sforzo di salvargli la vita si è rivelato inutile. 

patrizio gabetti

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