Sono rimasti due giorni bloccati su un lembo di terra in mezzo alla Dora Baltea al Pont Suaz di Aosta, due 'trekkers' tedeschi tratti in salvo da agenti di polizia della Questura di Aosta.
Giovedi sera, transitando nella zona, una pattuglia delle Volanti ha notato una luce che si muoveva all'altezza del cavalcavia dell'autostrada: gli agenti, scesi dall’auto, avvicinandosi hanno udito dei lamenti provenire dall’isolotto e hanno visto un telo mimetico eretto come riparo fra la fitta vegetazione; i poliziotti si sono calati faticosamente sul greto del fiume e, individuato il punto di guado più agevole, hanno realizzato una passerella di fortuna con dei pezzi di legno.
Gli agenti hanno raggiunto l’isolotto sotto una pioggia battente e nell’oscurità totale, scivolando più volte nell’acqua corrente.
Raggiunto il riparo di fortuna hanno scorto due ragazzi provati dal freddo e dall’umidità che cercavano di ripararsi. I due hanno raccontato di essere trekkers tedeschi in giro per l’Europa 'zaino in spalle' e di aver trovato rifugio due giorni prima su quel lembo di terra ferma, che non riuscivano più ad abbandonare a causa del maltempo e soprattutto delle precarie condizioni fisiche di uno di loro, che aveva una caviglia fasciata in maniera grossolana.
Gli agenti li hanno aiutati riportandoli a riva e all’intervento di soccorso hanno collaborato anche i Vigili del fuoco, nel frattempo giunti sul posto, nonché un’ambulanza del 118, al quale i due turisti sono stati affidati per le cure del caso.
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