Quattro anni fa fu deposta una corona dai membri valdostani dell'International Police Association-Ipa; ieri invece, sabato 13 maggio, in quello stesso luogo a Rhêmes-Notre-Dame, nell'area verde di frazione Bruil, è stata inaugurata una targa commemorativa intitolata a Giovanni Selis, pretore di Aosta che il 13 dicembre del 1982 scampò al primo attentato in Italia a un magistrato. Accanto alla targa si trovano due pannelli donati lo scorso anno al Comune da Libera VdA, che ha organizzato la posa della targa, tratti dalla mostra 'La bomba e il silenzio - Le indagini di Giovanni Selis'.
Una prima stele intitolata al coraggioso pretore di Aosta fu deposta tre anni fa ad Aosta, in via Monte Vodice; poi la mostra, lo spettacolo teatrale 'L'isola felice' nel 2022 e l'intitolazione del Palazzo di Giustizia a Giovanni Selis; ora la targa a Rhemes, località che il magistrato amava particolarmente e dov'è sepolto.
Alla cerimonia di scopertura della targa hanno partecipato la presidente di Libera VdA, Donatella Corti; il sindaco di Rhemes Firmino Therisod; il presidente della Giunta, Renzo Testolin e il prsidente del Tribunale di Aosta, Eugenio Gramola
Era il 13 dicembre del 1982 quando Selis entro nella sua Fiat 500, parcheggiata in via Monte Vodice ad Aosta, e la vettura esplose: fu la prima autobomba in Italia contro un magistrato. Lui ne uscì praticamente illeso ma comprensibilmente segnato.
Negli anni '70 e '80 l'allora capo della pretura aostana condusse alcune delle più delicate inchieste in Valle tra cui una sulla criminalità organizzata che aveva preso di mira il Casino di Saint-Vincent. In quello stesso punto dove la Fiat di Selis fu trasformata in autobomba da criminali mai indentificati, sorge dal 13 dicembre 2019 una stele commemorativa. Selis morì suicida, a 50 anni, il 9 maggio del 1987 ad Aosta, dove era tornato da pochi mesi dopo un breve trasferimento a Roma.