Sanità - 23 maggio 2023, 15:55

Risultati choc da sondaggio Ambrosetti: in brusco calo in Italia la fiducia nei vaccini

Dal 92% del maggio 2022, ora solo il 72% degli intervistati li ritiene sicuri metodi di prevenzione dalle malattie infettive

Risultati choc da sondaggio Ambrosetti: in brusco calo in Italia la fiducia nei vaccini

Rispetto a un anno fa, la percentuale di italiani che ritiene i vaccini uno strumento sanitario efficace per contrastare le malattie infettive si è ridotta dal 92% al 72%, mentre la percentuale di cittadini non sicura della loro efficacia e sicurezza è cresciuta di 11 punti percentuali, dal 6% al 17%. 

Sono alcuni dei risultati del sondaggio condotto su un campione di 2.300 cittadini realizzato da The European House-Ambrosetti in collaborazione con SWG, presentato questa mattina in una conferenza stampa nella 'Sala Caduti Nassirya' del Senato.

Rossana Bubbico, consulente dell'Area Healthcare di The European House- Ambrosetti, sottolinea che "l'esito dell'indagine potrebbe voler significare che l'entusiasmo registrato nella precedente rilevazione fosse dettato più dalla paura del virus che da una reale comprensione del valore dei vaccini come strumento di tutela della salute del singolo e della collettività'.

Sul vaccino anti Covid un intervistato su cinque ha dichiarato di aver riscontrato maggiori difficoltà di accesso alla somministrazione della terza e quarta dose di vaccinazione riconducibile, per gli intervistati, alla poca chiarezza da parte delle autorità sanitarie e alla distanza dei centri vaccinali dai domicili dei cittadini, verificatasi dopo la chiusura degli hub vaccinali.

Dell'89% del campione che si è vaccinato contro il Covid-19, il 67% ha dichiarato di aver effettuato anche la terza dose, mentre solo il 15% riferisce di aver effettuato anche la quarta; pensando a eventuali dosi booster, solo il 42% si dice propenso a un ulteriore richiamo. 

Il rafforzamento della comunicazione in campo vaccinale è uno dei 10 obiettivi del nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025, non ancora approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ad oltre un anno e mezzo dal termine dei lavori del Tavolo tecnico incaricato dal ministero della Salute di perfezionare la proposta di Piano (31 dicembre 2021) e a quasi un anno dal termine della revisione dei contenuti dello stesso Piano da parte del Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni (28 maggio 2022).

Tra le novità più rilevanti del nuovo Piano, figura anche il percorso distinto di aggiornamento del Calendario Vaccinale in funzione degli scenari epidemiologici, delle evidenze scientifiche e delle innovazioni in campo biomedico. Non compare all'interno del nuovo Calendario la vaccinazione anti-Covid, così come non vengono fornite indicazioni circa l'organizzazione della campagna vaccinale anti-Covid per i fragili.

red.laprimalinea.it

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