Politica - 24 maggio 2023, 19:08

Paolo Contoz: ‘Una Réunion senza regole è solo minestra riscaldata’

Paolo Contoz

Paolo Contoz

“Réunion è una bella parola il cui significato è riunire (rimettere insieme). Applicato alla riunificazione degli autonomisti questo è un concetto, o meglio una decisione da prendere, che mi vede da sempre d’accordo. Ma una Réunion senza regole, priva di organizzazione operativa e non meno importanti ‘doveri’ morali , non può andare e non andrà da nessuna parte”.

E' l'opinione di Paolo Contoz, imprenditore di Nus ed ex consigliere regionale dell’Uv, pronunciate il 18 maggio scorso in occasione del convegno ‘Autonomia, la sfida del futuro. Insieme’, di fatto la prima assemblea dedicata alla riunificazione dei partiti e dei Movimenti autonomisti valdostani.

Un intervento poco o nulla evidenziato dai media ma, stando a quanto ci è stato riferito da più parti, molto apprezzato dall’uditorio: “Come al solito, con la schiettezza e la semplicità che lo contraddistinguono, Contoz ha detto una verità che tutti pensano ma che nessuno tranne lui degli intervenuti al congresso fondativo della Réunion ha osato dire”, ha commentato a Laprimalinea un ex leader unionista che gli interventi se li è annotati tutti.

“’Uniti si vince’ non è solo uno slogan, è una verità politica – ha detto Contoz - e il primo ad aver pronunciato queste parole in Consiglio Valle è stato il sottoscritto”. Ricordando l’incontro tra una decina di consiglieri regionali alcuni anni fa, Contoz ha ribadito che “la prima tappa del percorso fu nel 2017: il Rassemblement; progetto naufragato per pochissimi voti .Questo primo concetto di Reunion l’avevo nuovamente ribadito a gran voce in un congresso dell’Union a Gressan, chiedendo a tutti di ritornare alla casa madre dell’Union Valdotaine...Un appello all’epoca caduto nel vuoto”.

L’ex consigliere Uv ha poi anche ricordato il ‘suo’ manifesto preparato mesi or sono, “con tanto di programma e di regole; l’avevo appunto chiamato ‘Réunion’, per stimolare i vertici dell’Union a ricondurre tutti i Movimenti autonomisti nella stessa casa. Un manifesto, il mio, con tanto di logo che poi dopo un paio di mesi è stato ripreso da quell’Omo Su de Tera di harpitana memoria, che riporta gli stessi miei concetti ma che ha avuto un riscontro mediatico altamente superiore al mio perché io ero quasi solo e non avevo alcun appoggio dei media. C’è però una differenza sostanziale tra il mio manifesto e quello firmato da altri amici valdostani. Nel loro programma non si parla di regole, nel mio sì, anzi ne sono una componente sostanziale”.

 “Siamo qui parlare di una grande, nuova Union dove tutti noi potremmo lavorare per il bene della Valle – ha proseguito Paolo Contoz - oppure siamo qui per una ‘réunion’ ma dei soliti noti, per far nuovamente salire sul pullman alcuni ‘vecchi’, seppur magari non di età, che vogliono insistentemente provare a ritornare in Consiglio regionale? Parlo ovviamente di chi ha già svolto tre mandati. Io non ce l’ho con nessuno di loro, tutti han dato apporti fondamentali e profondi alla nostra Autonomia. Ma se vogliamo un rinnovamento ci vogliono nuove regole, altrimenti si torna a rimettere insieme le stesse persone che, lo abbiamo già visto, potranno andare d’accordo fino a quando? Vogliamo una Union valdotaine davvero unita ma con vecchi nomi o una Union valdotaine unita, forte, con un effettivo rinnovamento al suo interno?".

Quindi, per Paolo Contoz, “alt a chi ha già portato a termine 15 anni di carriera politico-amministrativa inseno al Consiglio regionale. Non dico certo che chi ha compiuto tre mandati deve essere rottamato, per carità! Ma può e deve mettere la sua esperienza e le sue capacità adisposizione del Movimento per altri incarichi. Dunque, evviva la Reunion all’interno dell’Uv, ma con nuove precise regole altrimenti non sarà, lo dico con tutta l’ironia possibile, un buon minestrone che scalda lo stomaco e il cuore ma un’insipida minestra riscaldata che i valdostani, credetemi, lasceranno nel piatto. Ricordate, sono tanti coloro che stanno a guardare attorno a questo bellissimo ed entusiasmante cantiere; purché non sia un flop come la legge del Bonus 110 in Italia”.

red.laprimalinea.it

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