Sanità - 31 maggio 2023, 07:15

Opposizione unita, 'un Consiglio Valle speciale sui mali della Sanità valdostana'

Opposizione unita, 'un Consiglio Valle speciale sui mali della Sanità valdostana'

"La sanità valdostana resta in forte difficoltà e le misure per contrastarne il declino finora non hanno dato i risultati sperati (vedi il fallimentare accordo con l'ospedale di Sallanches); il nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale è superato dai fatti: approvato dalla giunta regionale -guidata allora del presidente Erik Lavevaz, con Roberto Barmasse assessore alla Sanità- ad aprile 2022, da allora non è ancora arrivato in Consiglio per il varo definitivo". Queste le problematiche principali, secondo tutta la minoranza regionale, che rendono il Piano di fatto ormai già superato, e che quindi va rivisto e aggiornato perché non resti un 'libro dei sogni' ma possa trasformarsi in uno strumento operativo utile.

Ieri mattina Lega, Forza Italia, Progetto civico progressista-Pcp e Gruppo misto hanno depositato, corredata da 16 firme, una richiesta di Consiglio Valle  straordinario sul tema 'sanità'. Una mozione sottoscritta da Andrea Manfrin (Lega), Mauro Baccega (Fi), Erika Guichardaz (Pcp) e Claudio Restano (misto) impegna l'assessore alla Sanità, alla Salute e alle Politiche sociali, Carlo Marzi, a "predisporre una relazione di sintesi sulle iniziative indicate all'interno del Piano e a oggi già portate avanti dalle strutture competenti, nonché gli emendamenti elaborati o in fase di elaborazione per superare le varie criticità emerse dall'approvazione di questo Piano in giunta".

"Quasi settimanalmente, leggiamo sulle vostre testate situazioni che riguardano la sanità e non parlano certo di eccellenza", ha detto ieri Claudio Restano (gruppo misto) rivolgendosi ai giornalisti in conferenza stampa.  "In questi mesi, è emerso che il Piano è irrealizzabile- sostiene Restano-. Creiamo strutture sul territorio, ma ci mancano professionisti della sanità. Medici, infermieri, operatori sociosanitari e tecnici di tutti i settori. Vogliamo trasformare l'Amministrazione regionale in un'impresa che costruisce immobili e poi li affida a cooperative esterne oppure vogliamo costruire un modello di sanità nostro, in base alle nostre peculiarità? Abbiamo un'Azienda sanitaria unica, possiamo gestire la sanità in modo diverso".

Gli ha fatto eco il vicecapogruppo di Fi, Mauro Baccega, già assessore regionale alla Sanità: "Non ha senso approvare un Piano del genere. Non si può più dire che sussista un problema di carenza fondi in sanità, le risorse assegnate sono corpose, l'Usl ha chiuso l'anno con un avanzo di oltre un milione di euro. Questo Piano serve a capire cosa si farà e cosa no. Serve un confronto politico serio, che dovrà avvenire in Consiglio regionale, con maggiore approfondimento rispetto alla discussione di una mozione o di un'interpellanza".

Il Piano sarà discusso questa mattina nella Quinta commissione Servizi sociali. "Il motivo scatenante della richiesta di Consiglio straordinario è la seduta della commissione di domani", ha detto Guichardaz (Pcp), secondo la quale per pianificare l'organizzazione sanitaria in Valle bisogna "coordinare gli edifici, i reparti, l'organizzazione e il personale. Non servono solo interventi scollegati".

Manfrin (Lega VdA) ha spiegato come è avvenuta la richiesta di Consiglio straordinario: "Abbiamo scritto una mozione allegata, che riassume le richieste e le nostre proposte. Dati alla mano, si potranno fare le opportune valutazioni". Manfrin ricorda che "il Consiglio straordinario può essere richiesto con le firme di 12 consiglieri". La sottoscrizione è stata firmata da 16 consiglieri.

red.laprimalinea.it

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