Attualità - 10 giugno 2023, 07:25

Aosta, un cappuccino per dire 'no' al femminicidio

Aosta, un cappuccino per dire 'no' al femminicidio

Ha tatuati sulle braccia gli strumenti distintivi della sua professione: le parti di una macchina da caffé.

Originale iniziativa del 'quasi' 30enne aostano Fabio 'Bietto' Giachino, ormai insostituibile barman del bar-pasticceria Davit in via Sant'Anselmo ad Aosta.

Dalle mani di Bietto escono vere e proprie decorazioni grafiche e 'macchie' artistiche che vanno a impreziosire cappuccini e caffé del 'Davit' e questa volta il giovane professionista della caffetteria si è superato, facendo propri gli inviti delle istituzioni sociali sulla necessità di sensibilizzare la comunità contro la violenza di genere.

E' nato così il cappuccino per dire 'no' al femminicidio: un gesto 'artistico' e solidale semplice ma di grande effetto; non ci sono limiti alla diffusione della legalità. 

 

red.laprimalinea.it

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