Arriva l’estate e come ogni anno non riusciamo a resistere alla tentazione di avere un’abbronzatura invidiabile. Proteggersi in maniera corretta dai raggi solari permette di raggiungere l’obiettivo senza rinunciare alla salute della pelle. Come ben noto , infatti, un’eccessiva esposizione ai raggi UV, senza una protezione adeguata, genera manifestazioni cutanee dannose e visibili: eritemi, rossori, edemi, secchezza cutanea. Se poi l’esposizione diventa prolungata nel tempo, permettendo ai raggi solari UVB più pericolosi di penetrare a livello sottocutaneo, le conseguenze possono essere più gravi: perdita di elasticità, disidratazione, iperpigmentazione, invecchiamento precoce, fino ad arrivare a manifestazioni oncologiche vere e proprie. Molto spesso può capitare che dalla medicina popolare si riescano ad ottenere validi spunti per la ricerca di nuovi principi attivi utili in campo medico e cosmetologico.
È questo il caso del Polypodium leucotomos, una felce tropicale utilizzata per secoli dagli indiani dell’America Centrale come trattamento per i disturbi infiammatori e per altre patologie della pelle. Assunto per bocca come integratore alimentare, si è dimostrato un’arma efficace per contrastare gli effetti dannosi dei raggi UV, soprattutto in soggetti maggiormente fotosensibili. Naturalmente, oltre all’integrazione alimentare, è necessaria una protezione cutanea efficace con creme solari ad alta protezione. Non è vero che una protezione solare alta, ad esempio 50, da utilizzare soprattutto nelle prime esposizioni al sole, non faccia abbronzare. La crema solare ad alta protezione non solo è indicata per i bambini, ma anche per gli adulti, anche se occorre sempre ricordare che i piccoli vanno protetti di più e più attentamente, perché le ustioni solari da bimbi aumentano il rischio di melanoma. Altro falso mito, è quello dei solari che durano un’intera giornata. Infatti, occorre applicarli ogni due ore circa, dopo i bagni ed anche dopo aver sudato.
A cura della dott.ssa Caterina Tubère- Farmacia Dottor Nicola