Eventi e appuntamenti - 21 luglio 2023, 07:02

Tra Arte e Vita, così danzano i ghiacciai

Stefano Cerio, Massimo Sacchetti e Michel Vecchi espongono ai piedi del Bianco

Tra Arte e Vita, così danzano i ghiacciai

'La danza dei ghiacciai - Arte e Vita' è il titolo dell'esposizione allestita sino al 20 agosto a Courmayeur, alla galleria 'Les Maisons de Judith' in località Pra Sec, che sarà inaugurata sabato 22 luglio, ore 15.

I ghiacciai, nel loro andamento lento, scoprono e coprono la terra, seguendo il loro tempo e il loro spazio, così lontano da quello che consideriamo nostro. La scoperta riporta la vita, la terra ritrova la luce e torna fertile, bosco e sottobosco tornano a profumare di cielo, bacche e funghi. Il ritiro del freddo è una coperta che si sfila e lascia il corpo nuovamente vulnerabile al sole.

Quando il ghiaccio ritorna, torna il buio, che è sonno, torna la coperta di aghi di pino e cristalli di neve che ci protegge dal nuovo freddo. Torna infine il profumo di pane, del nostro cibo sacro, protetto da piccole case di roccia e bosco.

Questa sorta di 'danza dei ghiacciai' è ben evocata da Stefano Cerio, Massimo Sacchetti e Michel Vecchi, tre artisti contemporanei il cui lavoro profuma di neve, ghiaccio, bosco e pane. Nella favolosa cornice delle baite settecentesche della Valle Ferret, anche quest’anno l’Associazione culturale 'Monte Bianco Montagna Sacra'  presenta, dunque, opere d’arte che in diverso modo suscitano stupore, richiamando il visitatore a una nuova consapevolezza di fronte alla bellezza della Natura. La selezione delle opere è stata curata da Glorianda Cipolla che dal 2014, con 'Monte Bianco Montagna Sacra', prosegue il dialogo spirituale ed emozionale tra l’arte contemporanea e l’ambiente ascetico della montagna.

Le opere

BRENVA – Stefano Cerio, visual artist, realizza un’installazione artistica posizionando un muro gonfiabile sul fronte della memoria di ghiacciai in scioglimento. Il muro rappresenta lo sforzo di segnare il terreno, di lasciare una testimonianza attuale del confine perduto dei ghiacciai. La struttura mobile viene gonfiata in progressione tramite un accumulatore a pannelli solari che lentamente dà forma all’opera.

L’installazione sarà visibile sabato 22 luglio alle ore 11 dove un tempo si trovava la fine del ghiacciaio la Brenva. Si potrà arrivare in Val Veny fino a Plan Ponquet, a destra una strada sterrata a fianco dell’albergo Val Veny percorribile a piedi condurrà al muro. Nel pomeriggio dalle ore 15 saranno esposte alcune foto realizzate sempre da Cerio in occasione dell’installazione. Il progetto Brenva nasce dall’evoluzione del lavoro “Aquila” realizzato per la nuova sede del MAXXI a L’Aquila.

OUVERTURE – Massimo Sacchetti offre un modo onirico e inaspettato di indossare la natura. Un cappotto formato da migliaia di aghi di pino è la metafora che permette di vestire l’autunno e di trovare riparo dal gelo.

Con pani di ceramica bianchi e d’oro l’artista rappresenta infine la sacralità del cibo quotidiano. L’oro visualizza la preziosità di questo alimento, evoca gesti regali e offerte spirituali, mentre il bianco simboleggia il desiderio del pane di sopravvivere alla neve e al suo freddo. È il desiderio di conservare un cuore soffice, che si dona come tiepido nutrimento di vita.

THE MUSHROOM FOREST – Michel Vecchi fa nascere tra gli splendidi larici della Val Ferret colorati funghi di sorpresa, magia e curiosità. Non c’è bosco senza profumo di funghi, non c’è bosco che non trasmetta il senso di crescita e protezione. I funghi di Michel si riposano all’ombra del bosco come antichi pellegrini che giungevano in Valle da monti e paesi. Gli alberi e i funghi vivono da sempre in simbiosi, come fratelli e compagni di vita si nutrono e si prendono cura vicendevolmente. Ogni pianta ha una storia e un’anima impressa nel legno. Ogni fungo ha un potere speciale, nel gambo e sotto, alla base, gira una spirale di rame e alluminio che trasmette questo potere alle persone e ai luoghi in cui viene posizionato.

 

 

red.laprimalinea.it

SU