Una delle ipotesi circolanti tra i docenti a motivazione dei ritardi è che in assessorato siano venute meno due risorse che non sono state sostituite.
Fatto sta che "mentre le segreterie scolastiche e gli uffici della sovrintendenza agli Studi sono in continuo affanno per la mancanza di personale e vengono conferiti nuovi incarichi di reggenza per l'anno scolastico 2023-2024 a nove dirigenti scolastici, i docenti valdostani, a oggi, restano in attesa di avere notizie sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per il prossimo anno scolastico". E' quanto si legge - a meno di due settimane dall'inizio della ripresa delle attività d'istituto e a un mese dall'avvio dell'anno scolastico - in una nota del Movimento VdA Aperta, coalizione che raggruppa Adu-Sinistra italiana, Movimento 5 stelle e Area democratica-Gauche autonomiste.
"Ancora una volta questa maggioranza regionale e l'assessore Jean-Pierre Guichardaz sono in ritardo- sostiene VdA Aperta- creando non pochi problemi ai docenti che, non avendo contezza del proprio futuro lavorativo e della sede in cui dovranno prestare servizio, si trovano ad affrontare difficoltà di tipo educativo e organizzativo".
La scuola inizia l'1 settembre e "non conoscere il proprio destino a meno di 15 giorni da questa data vuol dire non potersi organizzare logisticamente, non potersi preparare con adeguata attenzione, non permettere ai dirigenti scolastici di formare i vari consigli di classe, creare difficoltà nell'assegnazione degli alunni in difficoltà".
VdA Aperta conclude: "La politica affronti immediatamente questi annosi problemi, evitando di continuare ad addossare le colpe a politiche nazionali o caricando ulteriormente il personale già allo stremo e non valorizzato".