Attualità - 21 agosto 2023, 07:15

Suor Loretta lascia la Valle dopo nove anni al servizio quotidiano dei malati VIDEO

Toccanti saluti del vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana e di don Isidoro Mercuri Giovinazzo, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale della Salute, parroco e cappellano dei presidi ospedalieri

Suor Loretta lascia la Valle dopo nove anni al servizio quotidiano dei malati VIDEO

"Dalle valli di Lanzo, sono passata alle stupende montagne della Valle d'Aosta, terra della Beata Nemesia Valle. Sono trascorsi nove anni dal mio arrivo, per un nuovo servizio di 'cappellania ospedaliera'. Sono infermiera professionale da lunga data, ho svolto in passato servizio in ospedale e a domicilio, questo mi ha permesso di avvicinarmi al 'servizio di consolazione', con serenità, disponibilità e soprattutto in punta di piedi".

Comincia così la lettera di commiato scritta da Suor Loretta Mozzo, delle 'Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret' e letta nel pomeriggio di domenica 20 agosto dalla Superiora della Comunità di Aosta, Suor Maria Claudia, al termine della Santa Messa celebrata nella cappella dell'ospedale Parini e presieduta da Monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta e da don Isidoro Mercuri Giovinazzo (ultima foto in basso), Direttore dell'Ufficio di Pastorale della Salute della diocesi di Aosta e cappellano ospedaliero, alla presenza anche delle altre Suore della Carità (Suor Maria Claudia, Suor Assunta, Suor Teresina) e del diacono Sami Sowes. Alla messa hanno partecipato anche tanti amici di Suor Loretta e diversi operatori sanitari.

"La visita agli ammalati nelle loro stanze di degenza, l'ascolto delle problematiche umane e spirituali - prosegue lo scritto di Suor Loretta - mi ha fatto prendere coscienza che basta poco per essere un dono grande a chi sta soffrendo. In questi anni ho verificato che la presenza discreta e silenziosa è già "consolazione" e che il mettersi accanto all'ammalato con un atteggiamento di delicatezza, riesce a spezzare il guscio della solitudine. Bussare, chiedere permesso, entrare in punta di piedi, è essenziale per avvicinarsi al dolore dell'altro! Consolare è porsi davanti al malato con atteggiamento umile, con i pochi mezzi che hai, con poche parole e un cuore in ascolto. Il sentirsi "cercati" è il balsamo benefico che nella sofferenza, il più delle volte, l'ammalato non osa chiedere! Donare tempo, donare se stessi, riempie la tua vita e quella di chi soffre. Non siamo noi a fargli visita, ma nella preghiera, siamo certi della presenza di Gesù, che è il "Consolatore" per eccellenza".

La suora ha poi ringraziato "tutto lo staff ospedaliero per l'accoglienza e la collaborazione" e ha reso "un grazie particolare" a "Sua Eccellenza Monsignor Franco Lovignana, per la sua vicinanza e paternità" e ancora "un grande grazie a don Isidoro Mercuri Giovinazzo, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale della Salute, parroco e cappellano dei presidi ospedalieri, che ha sempre coinvolto con premura noi suore, dandoci supporto con la sua presenza e vicinanza e al diacono Sowes Sami per il suo servizio.  Se per Gesù un bicchiere d'acqua dato non va perso, allora dico: 'Grazie Gesù per ogni passo, ogni sorriso, ogni carezza, ogni stretta di mano che mi hai fatto dono di vivere e condividere con chi hai messo sul mio cammino!".

Don Mercuri Giovinazzo dal canto suo ha sottolineato come "rimarrà indelebile nel nostro cuore il bene che hai compiuto in questi nove anni di servizio ospedaliero e nella tua comunità, con una testimonianza religiosa concessa quotidianamente con la tua vita. Tutto per la maggior gloria di Dio e il conforto dei malati".

Il Vescovo Lovignana ha voluto salutare Suor Loretta con alcuni semplici ma simbolici doni e soprattutto con un caloroso abbraccio di fede.

Laprimalinea.it ha chiesto a Suor Loretta un commento alla sua esperienza in Valle d'Aosta: qui la breve videointervista e poco sotto l'audio scaricabile dei suoi saluti al termine della Messa all'ospedale 'Parini'

 

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 suor Loretta Mozzo 01 (9.1 MB)

red.laprimalinea.it

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