La lettera pastorale 2023 del vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana, dal titolo "Gesù... camminava con loro" affronta cinque grandi temi sul cammino verso le unità parrocchiali. Lovignana li ha riassunti ieri, al vescovado di Aosta, nell'annuale incontro con i giornalisti.
Il primo tema è la missione. "L'unità parrocchiale mi piace vederla come una stazione missionaria", dice il vescovo. Lanciando un appello ai laici "inseriti nei vari ambiti ordinari della vita", anche "laddove si fa cultura e politica", che devono essere attivi non per una "riconquista di posizioni, ma per suscitare in chi si è allontanato dalla fede la nostalgia delle bellezza dell'esperienza cristiana e, in chi non conosce Cristo, porsi qualche domanda su di lui e sul Vangelo".
Il secondo tema è un cambio di linguaggio: "Riappropriarsi della lingua comune del nostro tempo" e "cercare di usare un linguaggio che possa raggiungere gli uomini e le donne che vivono" nelle unità parrocchiali "senza cadere nel rischio di mondanizzare il messaggio cristiano" per il vescovo si racchiude in uno slogan: "Usare le parole del mondo per dire la parola di Dio". Il terzo tema è la formazione alla fede e alla vita cristiana; il quarto una "sinodalità permanente" e la corresponsabilità. "Immagino un modo circolare, non dall'alto al basso, di affrontare le situazioni di vita di tutte le comunità. Serve una conversione a uno stile comunitario di pensare, progettare e agire".
Infine, il quinto tema è il cambiamento delle strutture pastorali e materiali. "Abbiamo rilevato una necessità di semplificazione. Occorre che le strutture materiali che le comunità posseggono siano analizzate anche in ottica di riuso. Se un'unità parrocchiale ha quattro case canoniche, il parroco ne utilizzerà una e alcune possono essere ripensate in altro modo", sostiene Lovignana. Il tema simile è quello dei "locali di ministero pastorale, che possono e devono subire un certo aggiustamento".
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