Attualità - 19 ottobre 2023, 14:47

Aosta, nuove proteste sul servizio di mensa scolastica

Aosta, nuove proteste sul servizio di mensa scolastica

La polemica si ripete, anche se questa volta è più mirata. A gennaio di quest'anno era divampata sui social e agli ingressi delle scuole la protesta dei genitori contro il nuovo appalto delle mense scolastiche del Comune di Aosta. Ora, a distanza di dieci mesi, il 'mirino' delle critiche è puntato principalmente sulla primaria dell'Istituzione scolastica 'Luigi Einaudi'. I genitori degli alunni si dicono pronti a cancellare le iscrizioni al servizio di refezione e lamentano "Troppe verdure e spesso bollite e scondite, cibi troppo cotti o troppo crudi, piatti che arrivano freddi al tavolo". Sotto accusa è però soprattutto il menù in generale, ricco di alimenti ritenuti 'sconosciuti' ai bambini come ad esempio i cereali serviti nel loro stato naturale... di cereali (e non in forma di pastasciutta o nelle merendine) oppure il riso integrale, il pesto di barbabietola, le creme di ceci.

Alcuni bambini saltano del tutto il pranzo, altri mangiano ma restano 'affamati' o meglio insoddisfatti del menù e il disagio si ripercuote in classe con svogliatezza e agitazione, affermano i genitori, alcuni dei quali per ovviare al problema hanno segnalato la necessità per i loro figli di una dieta in  bianco, quindi più 'rassicurante' perché basata almeno su riso, pasta senza sugo e pesce.

"Quest'anno per capire al meglio la situazione e poter intervenire con eventuali correttivi - spiega l'assessore comunale all'Istruzione, Samuele Tedesco (nella foto) - abbiamo avviato un serio controllo dello spreco, dal quale sono emersi i cibi che necessariamente dobbiamo eliminare dal menu o piuttosto preparare in modo diverso. Se il cavolo rosso oppure il miglio in crema di piselli (alimenti con un tasso di spreco oltre l'82%) non sono per nulla graditi si tolgono, ma sia chiaro, però, che l'impianto del servizio mensa resta quello adottato: si fanno modifiche dove necessario ma non rivoluzioni".

Il 2 ottobre scorso Tedesco ha incontrato i genitori per un confronto aperto sui menù delle mense. "L’Usl lo scorso anno aveva bocciato alcuni nostri cambiamenti nel menù, ora ci è stata chiesta un'attenta analisi sugli sprechi in modo da poter apportare le modifiche più adeguate. Ad esempio, il farro nel piatto senza troppa elaborazione non piace? Bene, faremo una torta con farina di farro e lo stesso può dirsi per altre tipologie alimentari. Il processo di miglioramento del servizio non può essere veloce e non è necessario ovunque: in alcune scuole non ci sono stati problemi, per altre abbiamo richiesto la presenza di due coordinatori del servizio che controllino l'erogazione dei pasti ai bambini. Certo, se ci fosse maggiore presenza dei genitori alle riunioni organizzate per spiegare il servizio e confrontarsi sulle diverse problematiche, tutto sarebbe più facile per tutti".

Tedesco ribadisce a Laprimalinea "come ho detto ad altri vostri colleghi, che la parte politica prepara le linee guida della gestione di un appalto, il resto compete alla parte amministrativa. Noi governiamo il processo dell'appalto ma non interveniamo sulle prassi, le contestazioni e le sanzioni che competono agli eventuali uffici amministrativi. Prendiamo atto delle contestazioni e su queste abbiamo ragionamenti da fare anche con la cooperativa Vivenda, che ha in affido il servizio mensa. E' un percorso in itinere che va dal ripensamento di alcune parti del servizio all'eventuale emissione di correttivi o sanzioni, ma non può certamente essere tutto in capo alla parte politica".

 

pa.ga.

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