Eventi e appuntamenti - 06 novembre 2023, 07:53

'1998. Storia di una protesta', alla Cittadella dei giovani si rivive la ribellione trasversale

'1998. Storia di una protesta', alla Cittadella dei giovani si rivive la ribellione trasversale

Un amarcord più dolce che amaro, tutto sommato. Si chiama "1998. Storia di una protesta" e racconta, al di là dell'esito ottenuto, della più grandi sollevazione popolare in Valle d'Aosta. Nell'autunno del 1998, fu inserita per la prima volta la prova di francese all'esame di maturità in Valle. Ne nacque un movimento di protesta trasversale, che portò a scioperi, occupazioni delle scuole superiori e a manifestazioni con numeri mai visti prima (né dopo) nella città di Aosta, con migliaia di studenti e cittadini a scendere in strada.

Sono gli anni delle grandi riforme dell'istruzione a livello nazionale, ma qualcosa di inconsueto e inaspettato accade anche nella tranquilla e sonnolenta Valle d'Aosta. L'introduzione della prova di francese mette di fronte studenti, insegnanti, genitori, sindacalisti a una classe politica che, oggi come allora, sembrò chiusa nel Palazzo.

Oggi, 25 anni dopo, gli stessi protagonisti vogliono ricordare con una grande festa quei giorni. L'appuntamento è sabato 11 novembre dalle 18, alla Cittadella dei giovani di viale Giuseppe Garibaldi. È stata organizzata dal 'Movimento '98' in collaborazione con la Cittadella dei giovani un'esposizione con foto, articoli, immagini di archivio della Rai, oltre alla voce degli allora rappresentanti d'istituto.

Dalle 21, il teatro della Cittadella ospiterà un concerto con parte dei protagonisti di allora: Francesco-C (che all'epoca suonò in piazza Émile Chanoux e in molti degli istituti superiori), Alberto Visconti, Philippe Milleret, Morena Avenoso, Davide Mancini, Blues Power, Axis, Sago, Kerol e i Sonorista.

L'evento è gratuito. "Un invito speciale è rivolto ai giovani studenti di oggi, nella speranza che possa arrivare l'importante messaggio che animò la nostra protesta- dicono gli organizzatori-: combattere per un ideale va sempre bene a prescindere dal risultato".

red.laprimalinea.it

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