Cronaca - 16 novembre 2023, 07:34

Senza un tetto fino a primavera l'inquilino Arer cui è andato a fuoco l'alloggio sabato scorso

'Non chiedo un albergo, mi basterebbe una stanza decente; fino a che i lavori nell'appartamento non saranno conclusi mi è stato vietato entrarci ma non mi è stata data alcuna sistemazione provvisoria'

L'alloggio dell'aostano andato a fuoco sabato scorso

L'alloggio dell'aostano andato a fuoco sabato scorso

L'inverno è alle porte e la prospettiva di doverlo trascorrere, a 58 anni e insieme al proprio cane, dormendo e mangiando in circostanze di fortuna non può certo far piacere, soprattutto se fino a pochi giorni fa vivevi in un alloggio su misura per entrambe. Ma è questa la prospettiva che si para di fronte all'aostano cui all'alba di sabato, mentre lui dormiva, è andato a fuoco (per cause accidentali e non per sua responsabilità) l'alloggio Erp in Corso battaglione assegnatoli dall'Arer.

Ingenti i danni, soprattutto nel soggiorno dove le fiamme si sono propagate rapidamente ma anche le altre stanze sono temporaneamente inagibili. "E' stato il mio cane a salire sul letto e svegliarmi - racconta il 58enne - se sono vivo o quantomeno illeso è grazie a lui. Appena mi sono reso conto di cosa stava succedendo sono uscito sul balcone e ho lanciato l'allarme urlando a tutti di uscire o allontanarsi dal condominio; pensavo al pericolo di uno scoppio della condotta del gas...insomma sono stati momenti di paura e tensione". Poi sono arrivati i Vigili del fuoco e la polizia,  le fiamme sono state spente, l'alloggio è stato messo in sicurezza e sigillato.

"Fino a qui, pur nella disgrazia, tutto bene - spiega l'aostano -  però quando lunedì sono andato all'Arer per conoscere i tempi di ripristino dell'appartamento mi è stato detto che fino a primavera resterà inagibile causa lavori di ripristino e che nel frattempo avrei dovuto arrangiarmi, perché soluzioni abitative di emergenza per me non ce ne sono. Tutti gli alloggi Arer liberi risultano destinati all'emergenza abitativa e non possono essere utilizzati per altro scopo". Gli è stata data ampia rassicurazione che i lavori procederanno il più rapidamente possibile ma per almeno quattro mesi, a meno che gli uffici dell'Azienda di edilizia residenziale pubblica non trovino una soluzione alternativa, al 58enne evacuato da casa si prospetta un inverno di disagi non indifferenti. "Ovviamente posso adattarmi, non chiedo altro che di poter abitare in un posto caldo e sicuro per qualche mese. Personalmente, credo che se una soluzione la si vuole trovare, la si trova...".

 

pa.ga.

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