Politica - 21 novembre 2023, 15:25

Tunnel del Bianco, la Regione a caccia di strategie per raddoppio canna

Tunnel del Bianco, la Regione a caccia di strategie per raddoppio canna

"Il futuro del Tunnel del Monte Bianco per noi rimane quella di avere un raddoppio della canna che possa permetterci di fluidificare il transito sotto il Monte Bianco e di affrontare i lavori di manutenzione in maniera più serena e ragionata. Il tunnel attuale è evidentemente una struttura che necessita di ammodernamento". Lo ha detto oggi il presidente della Giunta, Renzo Testolin, intervenuto al convegno 'Il fattore tunnel. La fragilità delle connessioni tra Italia ed Europa' organizzato dalla Confindustria alla Skyway Monte Bianco di Courmayeur.

"Il tunnel per noi è motivo di crescita giornaliera, di quotidianità - ha detto -. I passaggi garantiscono un flusso regolare della nostra attività turistica e, per tutto il Paese, una possibilità di trasporto merci che assolutamente con la chiusura del tunnel sarebbe problematica anche attraverso gli altri presenti sul territorio nazionale".

E ancora "La Regione Valle d'Aosta sta sensibilizzando e stimolando il governo italiano che attualmente è allineato su questa opportunità e necessità di costruzione di una nuova canna. Da parte francese credo che ci sia una situazione politica che non permette di approcciare in una maniera più pragmatica e meno ideologica questo tipo di situazione, ma confido che nel tempo possa modificarsi questo tipo di approccio e avvicinarsi a un'idea di raddoppio del tunnel del Monte Bianco che possa portare benefici ad entrambe le nazioni".

Dal canto suo l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha precisato: "Noi lavoriamo per un investimento che sia migliore per il futuro. Non siamo contrari a mettere in sicurezza l'attuale tunnel perché è un lavoro che sarà utile in ogni caso ma dobbiamo usare la giusta terminologia".

Bertschy ha spiegato: "Noi abbiamo bisogno di un altro tunnel per dividere i flussi, uno è per l'andata l'altro e per il ritorno, mantenendo l'attuale percorrenza però avendo in futuro un'infrastruttura molto più sicura di quella attuale e avendo la possibilità di utilizzare una delle due canne per i lavori di manutenzione quando ci sarà bisogno di chiusure. Non parliamo più di raddoppio ma abbiamo bisogno di una seconda canna".

Per Bertschy, è una questione di "sicurezza e di infrastrutture che chiediamo all'Europa per essere al passo degli altri territori". E ha aggiunto: "Non vorrei che ci dimenticassimo che non tutto passa per il tunnel. Il tunnel è di fondamentale importanza ma se vogliamo costruire dei territori competitivi dobbiamo continuare a lavorare sulle lacune di conosciamo". L'assessore ha tirato in ballo la ferrovia: "Noi elettrificheremo ma non sarà sufficiente. Avremo ancora una ferrovia con un binario unico con tutti i limiti e le complessità della gestione di una mobilità in questo senso". A questo proposito, "facciamo attenzione a non concentrare tutte le nostre forze sul tunnel perdendo di vista gli altri temi critici dei nostri territori- ha proseguito Bertschy-. Vi chiederemo di sostenere il lavoro che stiamo facendo con il Piemonte e con i comuni per portare all'attenzione il tema del raddoppio della nostra linea ferroviaria tra Torino e Aosta".

 

red.laprimalinea.it

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