"Non ho mai minacciato di morte la mia ex; non l'ho mai perseguitata". Si può riassumere sinteticamente così la linea difensiva dell'indagato nell'interrogatorio di garanzia svoltosi oggi martedì 28 novembre nel carcere di Brissogne dove da venerdì è detenuto un 18enne valdostano arrestato per stalking.
Assistito da un avvocato del foro di Torino, il giovane sentito per circa un'ora dal gip ha respinto le accuse, negando di aver mai minacciato né vessato la sua ex fidanzata. Contro di lui sussistono però indizi di colpevolezza concreti, soprattutto una serie di messaggi whatsapp ritenuti inequivocabili dagli inquirenti. Per questo motivo il giudice delle indagini preliminari ha convalidato l'arresto e ha deciso che il giovane resta in cella fino a nuova decisione (il difensore ha chiesto gli arresti domiciliari, il pm si è opposto, il gip deciderà entro 48 ore).
Il 18enne era stato arrestato venerdì scorso dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile-Norm di Aosta. La ragazza presunta vittima delle sue vessazioni è minorenne e già mentre la relazione era in corso lui l'avrebbe più volte minacciata, usando anche violenza, secondo l'accusa. Quando la ragazza ha deciso di lasciarlo lui ha iniziato a perseguitarla con messaggi dal tono minatorio, pedinamenti davanti alla scuola e appostamenti alla fermata dell’autobus. Il culmine pochi giorni fa, con la minaccia: “Ti faccio fare la fine di quella là", chiaro riferimento all'omicidio di Giulia Cecchettin.