"Il regalo di Natale del Governo Meloni è una legge di bilancio che andrà a rendere sempre più poveri Italiani e italiane, che andrà a indebolire ancora di più il loro potere d’acquisto". Il j'accuse è della coalizione VdA Aperta, che definisce la nuova manovra "una legge che va a tutelare le grandi società milionarie a discapito della classe media, ancora di più martoriata dalla mannaia di fine anno del centro-destra".
Ed ecco per VdA Aperta come "questo governo e questa maggioranza vanno a saccheggiare i conti dei loro stessi concittadini:
- 21 miliardi di tagli alle pensioni dei dipendenti pubblici
- 37 miliardi di tagli in 17 anni all’indicizzazione delle pensioni
- Aumento delle tasse su assorbenti, pannolini, latte in polvere
- Cancellazione delle agevolazioni fiscali
- Cancellazione degli sgravi per gli under 36 che acquistano la prima casa
- Progressiva distruzione della sanità pubblica che vede ben due miliardi di euro dirottati verso la sanità privata
- Blocco delle assunzioni del personale sanitario e richiesta ai medici di fare ancora più turni aggiuntivi.
- Tagli all’istruzione
- Cancellazione sconto in fattura (tranne che per i bagni)
- Nessun supporto adeguato per le famiglie più vulnerabili economicamente e per le piccole e medie imprese".
"In compenso - prosegue la nota di VdA Aperta - gli italiani e le italiane, che a fatica arrivano a fine mese, potranno dormire sonni tranquilli sapendo che ben 12 miliardi, che avrebbero potuto essere destinati all’istruzione o alla sanità, saranno utilizzati per l’ormai famigerati e chimerico Ponte sullo Stretto. Tanto per non farci mancare nulla, nel favoloso mondo della Presidente del Consiglio, che forse non si è accorta che la monarchia è finita da un pezzo in Italia, non verrà più riscossa la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche. Pare che i cittadini vengano per lo più percepiti da questo Governo come sudditi da svenare e tutelare chi i soldi li fa a spese dei contribuenti".
E ancora: "Come Valle d'Aosta Aperta avevamo presentato, grazie all'aiuto dei parlamentari di Sinistra Italiana, diversi emendamenti rivolti all’equiparazione delle pensioni dei dipendenti dei Corpo forestale e del Corpo Regionale dei Vigili del Fuoco ai colleghi dei corpi nazionali, al rifinanziamento del fondo contro la violenza e la discriminazione di genere istituito, a fondi per la riapertura della linea ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier e per la messa in sicurezza del traforo del Gran San Bernardo, all'IVA agevolata per gli interventi di messa in sicurezza del nostro territorio e al riconoscimento di lavoro usurante per i lavoratori degli impianti a fune. Emendamenti tutti bocciati, anche dai nostri parlamentari".
Di fronte alla crisi valdostana, per i progressisti valdostani della coalizione, "l'unico risultato della senatrice Spelgatti che ha dichiarato che il Governo aveva destinato una cifra per richieste dei territori su opere infrastrutturali, è stato una mancia per il canile. Un intervento utile che però poteva essere realizzato dalla Regione. Ai cittadini valdostani e della Repubblica servivano ben altri interventi".