Sanità - 13 gennaio 2024, 09:00

Giardini torna a guidare Neurologia, 'non si può esternalizzare tutto, sanità pubblica è indispensabile'

Giardini torna a guidare Neurologia, 'non si può esternalizzare tutto, sanità pubblica è indispensabile'

Il dottor Guido Giardini, direttore sanitario uscente dell'Usl, da giovedì 18 gennaio tornerà a dirigere il reparto di Neurologia e stroke unit dell'ospedale 'Parini' di Aosta, riaperto nell'ottobre scorso dopo due anni di chiusura e oggi sguarnito di medici. Una decisione presa in totale autonomia e "di rara umanità", l'ha definita il Presidente della Giunta regionale, Renzo Testolin.

Giardini ha spiegato le ragioni della sua scelta "che non è stata improvvisa ma discussa a lungo con il direttore generale, anche con l'assessore alla Sanità", durante una conferenza stampa nella quale ha sottolineato di voler anche "dare anche un segnale, perché se non fosse così alcune attività sanitarie dovrebbero essere inviate altrove, ma così come non si possono mandare i malati in un'altra regione, neanche si può esternalizzare tutto. Quindi questo è un segnale che voglio dare, chiaro e netto perché ci sono delle attività fondamentali che devono restare nella sanità pubblica". 

Il medico sarebbe dovuto rientrare il prossimo aprile,  data termine del mandato triennale in Usl.    "Ci sono in cantiere progetti importanti - ha spiegato - mantenere le attività attuali e riprendere quelle che per carenze di personale sono state interrotte.    Prima di tutto il Centro ictus, che va mantenuto e implementato, perché è la patologia principale. Riaprire il Centro cefalee, altra attività così come il Centro epilessia; tutte patologie che coinvolgono circa 30 mila valdostani". Altro obiettivo, "rimasto quiescente durante il Covid, è il Centro di medicina di montagna, perché è uno dei fiori all'occhiello che avevamo (diretto dallo stesso Giardini ndr) e su questo credo che potremo ripartire con molti specialisti a livello trasversale".

Con il ritorno di Giardini il numero di medici in Neurologia salirà a tre, a fronte degli otto previsti ma con le collaborazioni di una cooperativa e dell'Asl di Biella il numero di sanitari attuale stimato sale a cinque. 

red.laprimalinea.it

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