Economia - 22 gennaio 2024, 10:58

Il Gruppo Gavio ha perso: dopo 70 anni l'autostrada A5 non è più di Ativa

Il Gruppo Gavio ha perso: dopo 70 anni l'autostrada A5 non è più di Ativa

Sono fondamentali da conoscere per capire la situazione, i retroscena del braccio di ferro tra la società Ativa, concessionaria dell'autostrada A5 e il ministero dei Trasporti, braccio di ferro che secondo le intenzioni della società privata ha portato a decidere la chiusura di un tratto autostradale a Pavone Canavese, interrompendo così il già martoriato collegamento con la Valle d'Aosta (consentito solo più, in base al dispositivo, ai mezzi sotto le 19 tonnellate).

Quest'anno  la società Ativa del Gruppo Gavio avrebbe compiuto 70 anni di gestione continua delle autostrade A5 Quincinetto-Aosta e A21 Torino-Piacenza e <g-bubble jsaction="R9S7w:VqIRre;" data-tp="5" data-du="200" jscontroller="QVaUhf">A5</g-bubble> Quincinetto-Aosta. Invece la concessione sta per passare alla holding Fininc di Matterino Dogliani di Cuneo, che si prende anche gli altri due 'tronchi autostradali' finora sempre gestiti da Gavio, ovvero la Tangenziale di Torino e la bretella Ivrea-Santhià.

Ativa, che è in proroga dal 2016, oggi è dunque concessionaria uscente, con tutte le conseguenze del caso. Questo accade perché, senza darne troppa pubblicità (in Valle d'Aosta la notizia è passata praticamente sotto silenzio), lo scorso ottobre il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Astm (Gruppo Gavio) sulla revoca della concessione delle quattro autostrade, mettendo fine a una vicenda che dura da due anni, ossia da quando la Salt del Gruppo Gavio vinse nuovamente le concessioni per i suddetti tratti, che sono complessivamente lunghi 462 chilometri. Concessioni poi revocate perché mancavano alcuni requisiti.

Le concessioni sarebbero dovute andare subito al secondo classificato nella gara, ossia il Consorzio Stabile Sis, coordinato dal Gruppo Fininc, ma l'operazione fu rallentata da un’interrogazione parlamentare di Pd e Fratelli d’Italia - secondo cui lo Stato avrebbe perso un miliardo di euro se la concessione fosse stata data alla Fininc - e poi dalla richiesta della Lega di rifare la gara. La questione finì così in Tribunale tra ricorsi, sospensioni e congelamenti che di fatto lasciarono le concessioni autostradali al Gruppo Gavio, attraverso Ativa e Satap.

Il deposito della sentenza del Consiglio di Stato del 5 ottobre 2023 che conferma le concessioni a Fininc chiude così la vicenda giudiziaria ed estromette il Gruppo Gavio da due importanti autostrade come l’A5 e la A21. La società alessandrina potrà però chiedere un risarcimento allo Stato per gli investimenti compiuti durante la proroga della concessione. Per chiudere la questione dal punto di vista formale mancano le motivazioni della sentenza e la ratifica da parte del ministro dei Trasporti. La concessione ha durata di undici anni e un valore di 300 milioni di euro l’anno.

Con l’acquisizione delle autostrade piemontesi Fininc diventa il terzo operatore autostradale italiano, perché già gestisce la Pedemontana veneta e la Napoli-Pompei-Salerno. 

pa.ga.

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