Per sopraggiunta prescrizione, sono stati tutti prosciolti dalle accuse i sei imputati nel processo per esecuzione di lavori "in totale difformità o assenza del permesso" (dal capo di accusa) nell'area denominata 'Lago Movida', aperta nel 2017 a Chatillon con annessa pesca sportiva, bar e giochi per bambini.
Il giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di: Raffaele Rocco, coordinatore regionale del dipartimento Programmazione, risorse idriche e territorio; Giuseppe Lucia, committente; Michel Lucia, gestore; Annamaria Ciocca, in qualità di responsabile dell'ufficio tecnico di Chatillon; Francesco Amato, direttore dei lavori; Antonio Cordisco, costruttore.
E' stato lo stesso pm Giovanni Roteglia, che ha coordinato l'indagine, a chiedere il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Per un capo di imputazione nei confronti di Michel Lucia il giudice ha sentenziato assoluzione per particolare tenuità del fatto. Secondo gli inquirenti alcune strutture sono abusive, altre sono difformi rispetto a quanto consentito; inoltre quel terreno, di proprietà pubblica, vicino al torrente Marmore, è in fascia di rischio massima e media per esondazioni. Per gli inquirenti le edificazioni in quell'area sottostanno a un provvedimento del 2005, contenente un preciso progetto esecutivo, emesso dal presidente della Giunta. Invece, in base all'indagine, il progetto presentato dai gestori, che avevano ottenuto il via libera degli uffici pubblici comunali, è diverso da quello del provvedimento regionale e colloca la struttura vicino al torrente.