Dai primi accertamento sembrava 'pulito' ma solo perché le banche dati non erano state aggiornate con la recente denuncia nei suoi confronti. E' infatti accusato di una violenza sessuale compiuta a Ginevra il ventinovenne marocchino arrestato dalla polizia ad Aosta la scorsa settimana al termine di un rocambolesco inseguimento in auto ad Aosta, conclusosi in corso Saint-Martin-de-Corléans angolo via Chaligne.
Lo stupro sarebbe avvenuto il 25 febbraio: la vittima è una madre di famiglia che era scesa in strada all'1 di notte per accompagnare un'amica al taxi e si era fermata a fumare una sigaretta. Era quindi stata avvicinata da un uomo - riporta la "Tribune de Geneve" - che le aveva proposto della cocaina. Al suo rifiuto, l'aveva seguita nell'atrio del palazzo e l'aveva scaraventata a terra, per poi violentarla e minacciarla di morte.
La donna alla fine era riuscita a scappare ed era stata soccorsa da alcuni passanti, mentre il giovane aggressore si è dileguato nelle strade del centro di Ginevra. Secondo la ricostruzione della polizia, era fuggito con un amico verso l'Italia, passando dal traforo del Gran San Bernardo, ma sulla statale 27 era incappato in un posto di blocco e aveva tentato invano la fuga.