E' in corso al tribunale ad Aosta il processo in rito abbreviato a sette persone tra uomini e donne di nazionalità italiana e straniera, accusati dal pm Giovanni Roteglia di spaccio di stupefacenti e uso indebito di telefonini nel carcere di Brissogne (altri due imputati hanno scelto il processo in rito ordinario). I maschi erano tutti detenuti nel carcere di Brissogne all'epoca delle indagini del Nucleo investigativo regionale di Torino della Polizia penitenziaria e lo sono ancora: le donne sono le loro fidanzate e compagne (una di loro è stata arrestata nel febbraio 2023). Nell'udienza odierna il pm Roteglia ha chiesto 2 anni e otto mesi di carcere per Dario Lo Iacono, che oltre a spacciare e usare un cellulare avrebbe anche aggredito un altro detenuto. Chiesta l'assoluzione, invece, per l'accusa di aver ceduto il cellulare ad altri carcerati.
Un anno e otto mesi di detenzione è la pena richiesta per Michele Arrisicato (accesso indebito di telefonino in carcere); un anno e due mesi di carcere per Giacomo Turi e Slim Enancer; per Eleonora Allegrina, accusata di aver portato il cellulare entro le mura del carcere, la pena chiesta è di otto mesi così come per Maria Salpetro (introduzione di stupefacente); per Saverio Zampaglione è stata invece chiesta l'assoluzione dall'accusa di aver indotto una persona a lanciare dosi di droga dall'esterno della Casa Circondariale.
Il gup Davide Paladino ha rinviato l'udienza al prossimo 18 aprile per le repliche, controrepliche e lettura della sentenza.
Avalos Sandoya, accusato di aver utilizzato un telefono cellulare mentre era detenuto e Hamza Raoudi, imputato per aver minacciato un altro detenuto che non voleva costringere i familiari a trasportare droga in carcere durante le sono invece processati in rit ordinario nei tre gradi di giudizio.
In base alle indagini, lo spaccio riguardava principalmente l'hashish nonché la buprenorfina, farmaco con principio attivo oppioide.